Si conferma ancora una volta un esempio virtuoso di cooperazione quello della nostra associata cooperativa sociale Cadore che lo scorso mercoledì 16 maggio ha ricevuto la visita di una rappresentanza dell’Unione nazionale delle Cooperative di consumo giapponese (Japanese Consumers’ Co-operative Union). Il motivo della visita alla nostra associata è l’avere fatto scuola in merito all'innovativa forma d'impresa definita come “cooperativa di comunità”, che ben rappresenta l'idea di inventare lavoro in modo strategico per lo sviluppo territoriale.
Per l’occasione si sono incontrati il presidente della Cadore Pasquale Costigliola, Umberto Farenzena, direttore della cooperativa, Michele Pellegrini, responsabile settore progettazione, Eleonora Cesco Gaspere, direttrice dei servizi e Luca Valmassoi, responsabile richiedenti asilo, Haruyoshi Amano, manager delle relazioni pubbliche internazionali dell’Unione nipponica e Kanako Miyazawa, senior International Officer. «Un’importante occasione di confronto tra modelli differenti che segna l’inizio di una nuova collaborazione transnazionale, che potrebbe portare nella nostra provincia una delegazione di top manager cooperativi giapponesi già nel prossimo autunno», commenta Costigliola.
La Cadore è nata nel 2008 per dare risposta alla crisi occupazione del distretto dell’occhiale e per andare incontro ai bisogni delle persone in situazione di fragilità sociale che, altrimenti, graverebbero sulle spalle della comunità. Proprio quest’anno cade il decennale della Cooperativa: per celebrarlo sono in programma numerosi eventi, tra cui un convegno sui temi della cooperazione sociale a settembre, che hanno l’obiettivo di creare un dibattito sul territorio.