L’inserimento lavorativo si può fare anche in vigna e non solo: può tradursi in un prodotto come il vino, nello specifico un Valpolicella DOC di qualità.
Tutto nasce nel 2024, quando l’Officina incontra Marinella Camerani, fondatrice dell’azienda agricola Corte Sant’Alda di Mezzane (VR).
Protagonisti di questa esperienza sono gli utenti con disabilità della cooperativa sociale veronese l’Officina dell’Aias, associata a Legacoop Veneto, che da oltre vent’anni si occupa di attività e servizi di assistenza socio-sanitaria e riabilitativa con l’obiettivo di inclusione sociale nel territorio veronese.
Da qui il sodalizio che ha portato circa quaranta persone con disabilità intellettiva a partecipare alla gestione del verde, alla vendemmia manuale, al processo di vinificazione, all’imbottigliamento e, infine, al confezionamento.
Il risultato? La produzione del vino denominato Il Mangiabottoni, dal nome dell’osteria gestita da utenti con disabilità, uno dei progetti più noti e riconosciuti della cooperativa veronese.
Il vino è in vendita nelle enoteche ed è un’eccellenza italiana (visto il vitigno di prestigio da cui proviene l’uva) che sposa anche l’impegno sociale.
«Questa attività, come tutte quelle dell’Officina dell’Aias, coinvolge persone con disabilità che mettono in gioco le proprie competenze, ma anche i propri comportamenti, a volte stereotipati o un po’ stravaganti, come quelli di Fabio, una persona con disabilità a cui abbiamo voluto molto bene, che staccava i bottoni dai vestiti per mangiarseli, al cui ricordo è dedicato questo vino», spiega Emanuele Germiniasi, direttore della cooperativa.
Con il supporto economico dell’azienda Camerani, ora si sta lavorando per trasformare Podere Castagnè, di proprietà dell’azienda agricola, in un laboratorio occupazionale stabile, capace di formare risorse professionali nel settore vinicolo, con attenzione alle nuove fragilità.