Ritorna con una nuova edizione, il “Grande viaggio” di Conad lungo il nostro Paese, in calendario dal 16 aprile al 3 luglio; in Veneto appuntamento sabato 21 e domenica 22 maggio a Padova, in Prato della Valle. ll filo rosso che lega le dodici tappe in calendario sono la comunità e i valori dello stare assieme.
Ricco il programma di ogni week end: musica, giochi di strada, talk show e apericena con degustazione di prodotti Conad, per coinvolgere adulti e bambini. La domenica, poi, si aprirà con un appuntamento dedicato agli anziani, all’insegna di brani musicali e sorrisi, per offrire a tante persone che trascorrano gran parte del loro tempo sole la possibilità di godere di un’ora di gioia e partecipazione.
Tra gli ospiti attesi, il maestro Peppe Vessicchio e i Solisti del Sesto Armonico, Gene Gnocchi, altri numerosi ospiti nazionali e una band locale per ogni tappa.
È l’Italia dei mille comuni e dei mille campanili, l’Italia delle persone e delle comunità quella che Conad incontrerà nella nuova edizione del Grande Viaggio 2016: al centro dell’iniziativa, i valori dello stare assieme e la piazza, luogo simbolo dei saperi e dei sapori, in cui incontrarsi, dialogare e fare festa. Prima tappa, il 16 e 17 aprile a Lodi. Seguiranno, ad ogni successivo week end, Ferrara, Novara, Pesaro, Teramo, Padova, Lucca, Ascoli Piceno, Gaeta (Latina), Trapani, Pistoia e, a chiudere, il 2 e 3 luglio la tappa finale a Caserta. «Essere comunità oggi, riscoprirsi comunità, significa coltivare un’identità unica e irripetibile: ogni persona che vi appartiene si identifica con un determinato territorio ma anche con le tradizioni, la solidarietà, la partecipazione. Oltre che con il cibo, i consumi. E ogni comunità di persone esprime valori, emozioni, opinioni e bisogni», sottolinea l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese, che prosegue: «Il territorio e la sua comunità sono il vero motore dell’economia e dei consumi. La ripartenza del nostro Paese parte da loro, da tante piazze sempre più trascurate e penalizzate. Vogliamo riportare le persone in piazza, confrontarci, dialogare, misurarci con loro. Siamo tutti dei Don Chisciotte; non perché corriamo dietro – e ci scontriamo – con illusioni, con fantasie e sogni irreali e irraggiungibili, ma perché abbiamo la capacità di guardare dentro le persone, di stare assieme e, assieme, crescere».
Fonte: legacoop.coop