Pesca veneta, siglato un accordo di collaborazione tra Legacoop Veneto e Cia Veneto: insieme per fare rete e creare una sinergia che permetterà di offrire agli associati di entrambe le associazioni servizi sempre più ampi ed efficaci. L’intesa è stata sottoscritta dal presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi e dal presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini. Pur partendo dal settore pesca, il patto prevede di essere esteso anche alla cooperazione agricola su tutto il territorio regionale.
L’obiettivo è quello di condividere buone prassi, elaborare proposte comuni a livello di rappresentanza, mettere a disposizione le competenze e le professionalità delle risorse umane e dei collaboratori, favorire tra le cooperative e le imprese non cooperative associate accordi collaborativi di mercato. Legacoop e Cia si impegnano inoltre a elaborare proposte e idee progettuali mirate alla crescita delle imprese associate, con particolare attenzione alla sostenibilità, all'inclusione dei giovani, alla qualità e dignità del lavoro, allo sviluppo sociale e culturale delle comunità locali, alle aree protette, alle attività sociali, allo sviluppo e tutela del lavoro agricolo.
Sarà per Legacoop Veneto anche un’opportunità per promuovere ulteriormente il modello imprenditoriale cooperativo nel comparto della pesca e per Cia Veneto per estendere il novero di servizi erogati alle imprese del settore primario anche al mondo della cooperazione.
“La capacità di collaborare e di fare squadra è fondamentale -sottolinea Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto– e questo risulta evidente a maggior ragione nei periodi più bui, come quello che stiamo affrontando ormai da molti mesi. Creare una sponda comune con Cia Veneto ci permette di mettere a sistema competenze e relazioni, per rafforzare i servizi alle cooperative e agevolarle nel loro lavoro. Per noi si tratta anche di una forma di collaborazione nuova: finora gli accordi erano sempre rimasti all’interno della cooperazione o di singole associazioni di categoria. Stiamo abbattendo uno steccato e, potenzialmente, cambiando un paradigma”.
“Le imprese impegnate nel settore ittico nella nostra regione sono più di 3000 -aggiunge il presidente di Cia Veneto Gianmichele Passarini- con una flotta di più di 650 pescherecci. I sei mercati ittici regionali (Chioggia, Venezia, Caorle, Pila-Porto Tolle, Porto Viro e Scardovari) muovono più di 20mila tonnellate l’anno, per un valore di 200 milioni di euro. Si tratta evidentemente di un comparto importante del settore primario e questa collaborazione potrà fare, ci auguriamo, da apripista ad altre forme di apertura e sinergia. Il mondo dell’agricoltura (e della pesca) è stato fortemente penalizzato durante la pandemia: accordi come questo sono fondamentali per cominciare a progettare il dopo Covid-19, con soluzioni di ampio respiro e non legate soltanto all’emergenza”.