In merito ai recenti accadimenti riguardanti l'Interporto di Padova, vogliamo evidenziare come Legacoop Veneto sia stata chiamata in causa con ricostruzioni false e fuorvianti rispetto alla verità dei fatti, nonché con accuse e minacce, più o meno velate, rivolte direttamente all’Associazione e a suoi rappresentanti.
Premesso che l’Associazione valuterà in tutte le sedi opportune le modalità con le quali salvaguardare la propria immagine e tutelare i propri cooperatori, a Legacoop Veneto interessa assai poco ribattere ad affermazioni errate riguardo agli associati che operano all’interno di Interporto; così come poco è interessata ad offrire a chi ne ha bisogno – e in questa vicenda ha mostrato di volerli cercare ad ogni costo – palcoscenici utili a confondere le acque rispetto a comportamenti e ad azioni che appaiono sempre più senza via di uscita.
Legacoop Veneto sottolinea, invece, come ciò che sta accadendo all'Interporto non possa essere rappresentato in modo distorto e non attinente alla realtà dei fatti: non siamo di fronte a una legittima rivendicazione da parte di alcuni lavoratori quanto piuttosto – e questo va detto con forza – ad azioni organizzate fuori dal perimetro della legalità, in un imperante mancato rispetto delle norme: azioni che nulla hanno a che vedere con il sacrosanto diritto allo sciopero sancito dalla nostra Costituzione. L’Associazione auspica, attraverso il contributo di tutte le parti in causa, a partire dalle Istituzioni, il ritorno ad una situazione di normalità e a quel rispetto reciproco che è terreno preliminare e imprescindibile per ogni confronto e ogni forma di dialogo costruttivo.
Il protrarsi della situazione attuale, infatti, non potrà che recare ulteriori danni, oltre a quelli pesanti già causati, che verrebbero a ricadere inevitabilmente, ancora una volta, sulle imprese e sui lavoratori di tutto il comparto interessato dai "blocchi". Non sono accettabili forme di protesta organizzate senza regole e controlli, a danno delle 90 imprese e dei loro 3000 addetti occupati in Interporto.
Legacoop Veneto è garante del principio di legalità e del diritto a fare impresa. Lo è sempre e comunque. Pertanto, anche in questa occasione non saranno certo atti intimidatori e affermazioni offensive e calunniose a dissuaderla dal farlo.