Contrastare il fenomeno delle gare di appalto al ribasso e garantire l’adeguamento delle tariffe pubbliche di fronte a rinnovi contrattuali e relativi aumenti del costo del lavoro. Sono questi i principali obiettivi dell’avviso pubblico siglato da Legacoopsociali e le altre parti firmatarie del Ccnl Cooperative Sociali (Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, UilFpl, UilTucS, Agci Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà) in relazione allo schema di decreto legislativo per la riforma del Codice appalti, sul quale è attualmente al lavoro il Governo.
Nello specifico, sono due le criticità evidenziate nel documento. Le parti concordano sulla necessità di una clausola di revisione del prezzo dell’appalto sulla base dell’aumento del costo del lavoro connesso al rinnovo del ccnl applicabile. Ritengono inoltre fondamentale mantenere nel nuovo Codice la previsione di un tetto massimo per il punteggio economico, attualmente fissato al 30 per cento (soglia che andrebbe confermata o abbassata); lo schema di decreto legislativo del Codice ha eliminato tale vincolo, scelta che rischia di spostare la competizione sul costo della manodopera con prevedibili effetti sulla tutela delle condizioni dei lavoratori.
Sindacati e centrali cooperative si impegnano a illustrare i contenuti dell’avviso comune anche in sede di confronto con il Ministero delle Infrastrutture, del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre che alla Conferenza Stato Regioni e all’Anci.
«Come Settore sociale esprimiamo vivo apprezzamento per il documento elaborato – commenta Loris Cervato, responsabile del Settore sociale di Legacoop Veneto –, su cui le parti dovranno attivarsi in modo concreto per ottenere i risultati sperati e tutelare un settore cruciale per i servizi rivolti alle persone più fragili». Un settore, quello socio sanitario assistenziale educativo e di inserimento lavorativo, che conta 10mila cooperative sociali e oltre 400mila lavoratrici e lavoratori.
In allegato l’avviso pubblico.