Ottantacinque cooperative e consorzi aderenti, 106 milioni di valore della produzione, un accantonamento per fondi rischi pari a 2 milioni (rispetto a 1,2 del 2014) e un utile di 135mila euro (contro i 22mila dell’anno precedente): con questi numeri il consorzio Kostruttiva si presenta all’appuntamento con il suo primo bilancio di attività, dopo il cambio di passo che, nel 2014, lo ha visto nascere raccogliendo l’importante patrimonio di know how avanzato e tecnologie all’avanguardia da Coveco. Un bilancio, presentato venerdì scorso ai soci, che fa intravedere bene i risultati dell’attenta riorganizzazione interna di questo ultimo anno, nonché dell’intenso lavoro svolto sul piano commerciale per migliorare il posizionamento del consorzio sul mercato, italiano ed estero, ma anche conquistare nuove nicchie con attività specialistiche.
Oggi Kostruttiva, con sede a Marghera (Venezia), resta uno dei gruppi leader nel settore in Italia, contando imprese attive su tutto il territorio italiano in settori strategici: grandi opere, edilizia civile e commerciale, edilizia sociosanitaria, restauro, infrastrutture stradali e ferroviarie, opere a rete, opere fluviali e marittime, impianti tecnologici e produzione energia, opere ambientali e ingegneria naturalistica.
Un comparto, quello delle costruzioni, che ha registrato forti flessioni, ma che ora fa finalmente trapelare qualche segnale di ripresa, a partire dal territorio veneto: «Anche il consorzio come tutte le realtà del settore ha subito la morsa stretta della crisi dal 2008 – commenta il presidente Devis Rizzo –, aggravata ulteriormente dai pesanti ritardi di pagamento da parte della pubblica amministrazione nel caso degli appalti pubblici. A ciò va aggiunto un abbandono che si è fatto sempre più marcato da parte del sistema creditizio e finanziario». Tutto questo ha portato a un calo delle acquisizioni registrate nel corso del 2015 e, purtroppo, al riproporsi di situazioni di crisi aziendali con conseguenti default tra le imprese socie del consorzio.
«Inutile evidenziare la fatica di questa fase, se pure di ripresa – sottolinea il presidente -, che però ci sollecita a guardare a nuovi mercati e ad attrezzarci a diventare più competitivi in particolare in alcune precise aree specialistiche, come l’efficientamento energetico, e la messa in sicurezza del territorio».
Tre le direttive su cui continuerà a orientarsi la strategia del consorzio per il futuro: reperimento delle risorse finanziare sufficienti a soddisfare il fabbisogno di liquidità; potenziamento della politica commerciale, sviluppo della vocazione all’aggregazione.