Ha da poco festeggiato i suoi primi dieci anni di attività CSD Estense, Cooperativa sociale disoccupati di Este (Padova), associata a Legacoop Veneto. Un traguardo importante che meritava proprio di essere festeggiato, insieme ai partner e alla comunità locale.
Nata a giugno 2013 dal burrascoso epilogo della crisi aziendale della G&S Montaggi, attiva nel settore montaggi scaffalature e scaffali per magazzini, la cooperativa sociale di tipo B ha saputo ritagliarsi nel tempo un ruolo importante nel territorio, dando lavoro a persone svantaggiate e disoccupate. Fin dagli esordi CSD ha operato come una sorta di “pronto casa”, con un’ampia offerta di servizi: dal giardinaggio alla potatura, dagli sgomberi ai traslochi, dai servizi di idraulica alle attività di imbianchino, passando per riparazioni e recupero biciclette, con un’attenzione particolare al riuso. Oggi l’attività prevalente è la gestione dei servizi cimiteriali, accanto allo sfalcio e alla manutenzione del verde, erogati per conto di diversi Comuni.
Vent’anni non semplici, soprattutto all’inizio. Un percorso cooperativo accompagnato fin dal suo avvio da Legacoop Veneto, che ha supportato la cooperativa nella sua prima fase di vita e l’ha assistita nelle relazioni con le istituzioni territoriali. «E poi le cose sono andate bene – afferma Devis Rizzo, presidente di Legacoop Veneto, presente alla celebrazione del decennale –. Non per niente siamo qui, dopo tanti anni, a festeggiare il successo di questa bella storia cooperativa».
La storia. A novembre 2012 la titolare di G&S Montaggi cede le quote; partono le lettere di licenziamento: alla fine della cassa integrazione, il mese successivo, tutti a casa. Si attiva subito il sindacato e viene aperta la vertenza. Quando arriva il momento di rintracciare il nuovo proprietario, però, ci si trova davanti a un fantasma: sempre irreperibile. A metà aprile 2013 gli ex dipendenti occupano in assemblea permanente il capannone aziendale, trovandolo in condizioni di totale degrado, con buona parte del materiale sparito.
Messo tutto a verbale, è nominato un curatore fallimentare e si ottiene il permesso di utilizzare intanto il capannone come sportello sociale contro la crisi. Cominciano anni di trattative, durante i quali Legacoop Veneto accompagna la coop in un percorso concluso con l’acquisto del capannone, sistemato e reso di nuovo agibile grazie al lavoro dei neocooperatori.
Il 13 giugno, Jeanluc Maron, Alessandro Moro e altri tre ex lavoratori fondano CSD-Cooperativa sociale disoccupati, nell’ambito di un progetto ampio volto all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati: ove per “svantaggiati” si intendono appunto anche le persone disoccupate.