Si è svolta ieri l’annuale assemblea dei soci della nostra associata CoopCulture, che ha visto la presentazione del Report di sostenibilità 2020-2021 e la nomina del nuovo Cda per il prossimo triennio: Adriano Rizzi, attualmente presidente di Legacoop Veneto, succede a Giovanna Barni alla presidenza della cooperativa.
L’impresa, che gestisce servizi per i beni culturali in tutto il Paese e ha sede a Mestre (Venezia), chiude in positivo il bilancio 2021, con un valore economico complessivo pari a circa 52 milioni di euro. Sono state dunque ripianate le perdite del bilancio 2020, anno che aveva risentito del trauma subito dall’intero settore culturale a causa della crisi pandemica. CoopCulture nonostante le difficoltà è riuscita a mantenere i posti di lavoro, anche grazie all’accesso dei propri dipendenti (83% con contratto a tempo indeterminato) agli ammortizzatori sociali durante le chiusure forzate.
Un risultato davvero importante frutto della capacità di reazione della cooperativa, che da un lato si è impegnata nell’ottenimento di diversi sostegni finanziari ed economici messi in campo dal Governo, dall’altro ha potuto contare sulla propria solidità e capacità di dare continuità alle azioni di sviluppo puntando su sostenibilità, innovazione e approccio cooperativo, leve che hanno permesso la resilienza e la ripartenza.
I processi di CoopCulture verso la transizione digitale e la sostenibilità sono documentati nel Report di sostenibilità 2020-2021. Impegnata nella rendicontazione sistematica della propria attività fin dal 2014, ben prima che fosse stabilito un framework internazionale di reporting per il settore culturale, la cooperativa ha compiuto un ulteriore passo avanti verso la condivisione dei processi e dei progetti, adottando il nuovo framework UNESCO Culture|2030 Indicators. Grazie a questo sistema di rendicontazione lanciato alla fine del 2019 in sede ONU da 120 Ministri della Cultura, l’impresa evidenzia – a beneficio di tutta la comunità e dei referenti istituzionali – il proprio impatto nelle direzioni di Ambiente e Resilienza, Prosperità e Qualità della Vita, Conoscenze e Capacità, Inclusione e Partecipazione.
CoopCulture ha adottato, negli ultimi anni, una nuova infrastruttura digitale, che le ha permesso di attivare forme innovative di relazione con tutti gli attori della filiera culturale – visitatori, tour operator, scuole – e continuare nella sua missione di valorizzazione del capitale culturale, naturale e umano. Attraverso i sistemi digitali, l’impresa ha tutelato la redditività della gestione e la manutenzione dei siti, coinvolgendo pubblico e comunità anche da remoto. La leva digitale ha inoltre consentito a CoopCulture di investire sulle conoscenze e creare nuove opportunità di professionalità, attivando importanti network con Università, Centri di Ricerca, startup creative.
Maggiori informazioni disponibili all'interno della news di Legacoop Nazionale.