«I workers buyout sono un prezioso strumento di reindustrializzazione, per le crisi e per il ricambio generazionale». Lo ha evidenziato ieri il nostro direttore Mirko Pizzolato, invitato a portare l’esperienza di Legacoop Veneto in materia di wbo al convegno "La gestione delle crisi aziendali e i processi di reindustrializzazione. 10 anni del modello veneto: buone pratiche e nuovi obiettivi", promosso da Veneto Lavoro in occasione dei dieci anni di attività dell’Unità di crisi regionale.
La mattinata di lavori ha visto il racconto, per voce degli imprenditori stessi, di alcuni casi gestiti dall’Unità; tra questi anche quello della nostra associata CFD-Cooperativa Fonderia Dante, per la quale è intervenuto l’amministratore delegato Erasmo D’Onofrio. CFD è una delle otto esperienze cooperative di wbo nate nell’ultimo decennio con il supporto di Legacoop Veneto e il suo accompagnamento, passo passo, in tutta la fase di start up. Complessivamente sono 160 ex lavoratori e lavoratrici diventati, da dipendenti, imprenditori di se stessi con la costituzione in cooperative. Oggi le persone occupate sono 215, a fronte dei 470 ex lavoratori che allora avevano perso o erano a forte rischio di perdere il proprio posto di lavoro. Che significa non solamente quasi la metà dei posti di lavoro salvati o recuperati, ma molto di più. Perché si traduce anche in un patrimonio di competenze e know how salvaguardato, quote di mercato mantenute, occupazione preservata per un territorio e una comunità di riferimento. Una produzione che genera complessivamente un fatturato di oltre 30 milioni di euro.
«Chiediamo alla Regione del Veneto di farsi portavoce perché già nella prossima legge finanziaria siano indicate le risorse per il potenziamento dello strumento» è stato l’appello del direttore Pizzolato intervenuto, nello specifico, alla tavola rotonda che vedeva la centro del confronto la necessità e le opportunità di rafforzamento e implementazione degli strumenti per la gestione delle crisi, anche alla luce della nuova normativa entrata in vigore lo scorso luglio in tema di prevenzione e gestione della crisi d’impresa.
Svoltosi a Venezia, nell’aula magna dell’Università Iuav (Tolentini), il convegno ha riunito i rappresentanti del mondo del lavoro in Veneto – sindacati, associazioni datoriali, imprenditori e lavoratori – per raccontare attraverso le loro voci come si è creato un sistema di collaborazione virtuosa che porta ad affrontare in modo oggi codificato anche le situazioni più complesse. L’assessore al lavoro della Regione del Veneto Elena Donazzan e il responsabile dell’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro Mattia Losego, hanno aperto il convegno ripercorrendo la storia e la costruzione di un modello di lavoro che ha portato alla risoluzione di ben 277 crisi complesse.