Era l’autunno 2018 quando la tempesta Vaia si abbatté sulle aree montane del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige. Gli effetti arrivarono, a giorni di distanza, fino alle coste adriatiche, causando violentissime raffiche di scirocco, mareggiate e straordinarie onde di marea. E dopo più di tre anni continuano le ripercussioni sui territori coinvolti.
È quanto emerge dalla ricerca condotta nell’ambito del progetto “Valutazione degli effetti socioeconomici e produttivi della tempesta Vaia (autunno 2018) nel settore della pesca ed acquacoltura nel compartimento marittimo di Venezia”, promosso da Legacoop Veneto, finanziato dal Fondo europeo per la pesca e l’acquacoltura (FEAMP 2014-2020) e realizzato con Isfid Prisma e Agri.te.co quali partner operativi.
Analizzati i dati relativi alle imbarcazioni dotate di strumenti da pesca, alle imprese e alla produzione e incrociati con gli andamenti di mercato del settore, le valutazioni effettuate hanno permesso di identificare il comparto della pesca di Chamelea gallina (i “lupini”) come quello maggiormente colpito dal maltempo dell’ottobre 2018.
Tra il 2017 e il 2020 la produzione dei lupini ha visto una riduzione di oltre il 50%: con un totale di sole 1.207,1 tonnellate prodotte nel 2020 contro le 2.464 del 2017. Questo impatto sulla popolazione di vongole è stato accompagnato da una significativa riduzione dei prezzi di vendita del prodotto, che da un valore medio di 2,61 euro al chilo nel 2017 sono scesi a 1,84 euro nel 2020, comportando così una grave crisi per le imprese del settore, testimoni di una riduzione dei ricavi di oltre il 70% tra il 2017 e il 2020.
Alla luce di quanto emerso dalla ricerca svolta, Legacoop Veneto, Isfid Prisma e Agriteco, insieme ai Consorzi di gestione dei molluschi bivalvi di Chioggia e Venezia, condivideranno con le competenti autorità e con i propri soci la proposta di un piano per la salvaguardia della Chamelea gallina, la ristrutturazione del settore e la tutela delle imprese.
In allegato il comunicato stampa completo