In contemporanea con il ritorno sui banchi, il report FragilItalia, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos mette in luce il pensiero degli italiani rispetto al sistema scolastico italiano.
La scuola nel nostro Paese ottiene appena la sufficienza: è 6,3 il voto medio emerso dal sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione.
Tra i principali problemi rilevati dall’indagine, la scarsa preparazione e motivazione dei docenti, programmi di studio obsoleti e carenze infrastrutturali. Tuttavia, rispetto al passato, si nota un lieve miglioramento nella percezione generale del sistema formativo, anche se non è ancora considerato in grado di fornire le competenze necessarie per un mercato del lavoro in continua evoluzione.
La valutazione positiva più alta va all’università (6,7), mentre le scuole medie ottengono il punteggio più basso (6). Gli italiani indicano inoltre che le maggiori opportunità di ingresso nel mondo del lavoro sono legate ai percorsi di studio in informatica, telecomunicazioni e sanità.
Il report evidenzia pure significative differenze nella qualità del sistema scolastico rispetto alle aree geografiche: per il 63% degli intervistati le scuole migliori si trovano al Nord, mentre solo il 6% ritiene che siano al Sud. Sul fronte del digitale, inoltre, il 46% degli italiani considera adeguate le competenze trasmesse in rapporto alle richieste del mercato del lavoro, sebbene ostacolate da una preparazione insufficiente dei docenti e dalla carenza di laboratori. Rispetto all’area del green, invece, prevale l’insoddisfazione, con solo il 33% degli intervistati che ritiene la preparazione offerta in linea con le esigenze professionali.
Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale, ha sottolineato la necessità di investimenti e innovazione: «Piena cittadinanza, mobilità sociale, capacità di affrontare un mondo in rapida trasformazione, conoscenze e competenze per trovare un lavoro che dia piena soddisfazione: a questo serve l’istruzione, e occorre investire sulle migliori esperienze che esistono nel nostro Paese, impiegando tutti gli strumenti più innovativi a ogni livello, e facendo in modo che l’istruzione non sia un collo di bottiglia, ma una leva per un rilancio italiano sul medio lungo periodo».
Per ulteriori dettagli sui risultati del report, è possibile consultare il sito di Legacoop Nazionale.