Fairtrade, impresa sociale associata a Legacoop Veneto, è – insieme a Fashion Revolution e Fair Wear Foundation – partner della campagna “Good Clothes, Fair Pay”, contro lo sfruttamento dei lavoratori nel settore dell’abbigliamento e del tessile.
L’industria della moda non sta facendo abbastanza. La maggior parte dei marchi traggono profitto a spese dei diritti umani dei lavoratori coinvolti nelle loro filiere. Sebbene alcune aziende abbiano assunto impegni volontari negli ultimi anni, non hanno avviato un reale cambiamento.
Per garantire il rispetto e la difesa dei diritti umani dei lavoratori serve un intervento legislativo dell’UE, che è oggi il più grande importatore di capi di abbigliamento al mondo.
Per far questo, la campagna “Good clothes, fair pay” invita i cittadini europei a firmare una petizione attiva (https://www.goodclothesfairpay.eu/sign?fbclid=IwAR3zpy06HL11iIehhMJlmE89naTyCso9_74xd3xXHJf-CzvTAS6fzQou9pE) per spingere l’Unione Europea a chiedere ai brand della moda di pagare un salario dignitoso alle persone che realizzano i nostri vestiti. L’obiettivo è raccogliere 1 milione di firme entro luglio 2023, l’Unione Europea sarà allora tenuta a rispondere.
La nuova legislazione richiederebbe a tutte le aziende che desiderano operare nell’Unione Europea, indipendentemente da dove abbiano sede, di attuare, monitorare e divulgare pubblicamente un piano con scadenze e obiettivi per colmare il divario tra salario effettivo e salario minimo.
Fairtrade lavora da diversi anni per rendere questo diritto una realtà per i lavoratori di tutto il mondo. Dall’introduzione del cotone certificato Fairtrade nel 2005, l’obiettivo è stato quello di estendere l’approccio all’intera filiera del tessile per affrontare le sfide del settore. Nel 2016 inoltre ha lanciato il Fairtrade Textile Standard, che si applica a tutti gli attori della filiera. Nell’ambito di un approccio globale, Fairtrade mira a responsabilizzare i lavoratori e migliorare le condizioni di lavoro nell’industria tessile, inclusa l’attuazione di salari dignitosi entro sei anni.