«A fronte di uno scenario economico che appare meno esposto al rischio recessivo e in maggior tenuta rispetto alle previsioni, l’approccio del governo appare prudente ed è per questo che il destino del DEF dipende dal PNRR, i cui ritardi di attuazione destano una forte preoccupazione. Sulla riduzione del cuneo fiscale e della pressione fiscale l’esecutivo va nella direzione giusta, tuttavia siamo convinti che non si possano in alcun modo sacrificare le prospettive di crescita, già non particolarmente sostenuta». Così il copresidente di Alleanza delle Cooperative, Simone Gamberini, intervenendo, anche a nome del presidente Gardini e del copresidente Schiavone, all’audizione sul Def che si è concentrata su alcuni dei temi di più stretto interesse per il movimento cooperativo.
Sebbene il sistema economico italiano abbia tenuto meglio del previsto a fronte delle criticità emerse nel 2022 (guerra e caro energia), il quadro macroeconomico in cui si muove il Documento di economia e finanza è ancora delicato. La causa risiede nell’attuale crisi inflattiva, che sta mettendo in difficoltà famiglie e imprese.
«Occorre sin da subito discutere concretamente di co-programmazione e co-progettazione delle principali scelte attuative, soprattutto per ciò che riguarda investimenti a livello locale» ha evidenziato Gamberini, sottolineando l’urgente necessità di riformare il sistema fiscale, ridurre il costo del lavoro e aggiornare la regolazione attuale degli ingressi nel Paese.
Tutti i dettagli riguardo la posizione di Alleanza Cooperative in merito al Def nel comunicato stampa allegato.