È stato consegnato a Ferrara, presso la Camera di Commercio, il premio di laurea “Pesca ed acquacoltura sostenibili: dalla governance alla filiera” promosso da Legacoop Agroalimentare con la collaborazione di Randstad. Il riconoscimento è andato alle quattro migliori tesi di laurea magistrale d’Italia dedicate al settore dell’economia blu.
Tra i vincitori Filippo Piccardi, studente del Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova che si è aggiudicato un premio di 2mila euro con una tesi dal titolo “Analisi dell’occorrenza e degli effetti sulla piccola pesca lagunare dello ctenoforo invasivo Mnemiopsis leidyi (A. Agassiz, 1865) in Laguna di Venezia”, ovvero uno studio relativo alla cosiddetta “noce di mare”, una specie molto invasiva proveniente dall’Atlantico che potrebbe rappresentare una minaccia per il delicato ecosistema delle nostre acque.
Nel suo percorso di ricerca Piccardi ha lavorato con la Casa della Pesca di Cavallino-Treporti (Venezia), polo consortile veneto della piccola pesca artigianale inaugurato proprio quest’anno, e con la nostra associata la cooperativa San Marco – Pescatori di Burano che lo scorso anno è stata insignita del titolo “Impresa storica d’Italia”.
Gli altri tre vincitori provengono da diversi atenei della penisola: Gabriele di Bona, della Scuola delle Scienze di base e applicate dell’Università degli Studi di Palermo, ha presentato una tesi su un approccio integrato di valutazione dell’effetto delle attività di pesca sulla vulnerabilità delle specie ittiche; Daniela Cascione, laureata al dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari, ha vinto con una tesi sull’interazione tra i cetacei e la pesca nel Golfo di Taranto; Rossella Debernardis, che si è laureata al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche, ha ricevuto il premio grazie a una tesi sul controllo metabolico e risposta allo stress nel pesce spada del Mediterraneo durante la pubertà.