Legacoop Veneto è da diversi anni impegnata nel contrasto alla cooperazione irregolare. È del 2015 la raccolta firme sostenuta per un disegno di legge contro le cooperative “spurie”, che ci si augura sia preso presto in esame dal Parlamento.
In particolare, negli ultimi tempi, l’associazione sta combattendo contro l’attività economica illegale nel settore della logistica, che in Veneto conta circa 90.000 addetti complessivi (compresi quelli che operano all’interno di società cooperative). Questo settore purtroppo è segnato da irregolarità contrattuali diffuse e spesso vi sono soggetti imprenditoriali che nascono e muoiono nel giro di pochi mesi, con l’intento fraudolento di non pagare tasse e contributi previdenziali.
Dopo aver partecipato alla nascita di un protocollo per il contrasto delle criticità presenti nella filiera della logistica, in questi mesi Legacoop Veneto si è impegnata sul fronte del rinnovo delle tariffe minime di facchinaggio, che l’Ispettorato territoriale del Lavoro (ITL), su base provinciale, decreta per stabilire la soglia limite nei servizi di facchinaggio e logistica.
«Anche se alcuni decreti provinciali non sono stati ancora emanati – afferma Nicola Comunello, responsabile settore Logistica di Legacoop Veneto – possiamo già dire che il nostro intervento ha portato a un innalzamento medio delle tariffe orarie di circa un 15% rispetto al passato. Le tariffe di facchinaggio, che si attestano per l’anno in corso su un range tra i 20,81 euro e i 22,90 euro orari, recepiscono oltre al costo del lavoro anche i costi fissi sostenuti, cosa che crediamo debba essere riconosciuta come un presidio alla legalità e per tanto da diffondere quanto più possibile e da far rispettare con la collaborazione degli organi preposti».