Continua il piano d’azione di Legacoop Veneto e delle altre associazioni di rappresentanza dell’imprenditoria veneziana, con l’obiettivo di porre fine alla drammatica situazione delle imprese di Venezia e Chioggia che sono state raggiunte dagli avvisi di pagamento da parte dell’Inps per l’annosa questione degli sgravi contributivi (concessi loro dal 1995 al 1997, in virtù di una normativa statale): al momento le cooperative aderenti a Legacoop Veneto hanno ricevuto cartelle per 8,6 milioni di euro; particolarmente colpite risultano quelle operanti nella pesca e nei servizi.
Proseguono il loro iter i ricorsi (nazionali ed internazionali) presentati dalle imprese che avevano beneficiato dei fondi, contro la richiesta di restituirli maggiorati di interessi e aggio. Su questo fronte si segnala in particolare che il TAR Veneto, alla luce delle modalità con le quali l’Inps aveva condotto “l’indagine” (attuando la normativa approvata dal Parlamento italiano nel dicembre 2013), ha accordato alle imprese la sospensione dell’esecutività degli avvisi di addebito inviati. Sono state così riconosciute come valide le argomentazioni addotte dalle imprese ricorrenti. Si attende ora la decisione di merito (prevista per il 26 marzo), ma le considerazioni che hanno accompagnato la sospensione lasciano ben sperare.
Un risultato importante dunque, arrivato dopo l’incontro con il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato avvenuto lo scorso 30 novembre (a latere del convegno su crisi e sviluppo a Nordest organizzato da Legacoop Veneto e Friuli Venezia Giulia e tenutosi al Move Hotel di Mogliano Veneto-Treviso) per illustrargli la situazione. Ne è stato informato pure il sottosegretario all’Economia e Finanze Pier Paolo Baretta in una riunione svoltasi lo scorso 9 dicembre, cui ha partecipato una delegazione composta da Legacoop Veneto, Confindustria Venezia e Comitato Venezia Vuole Vivere.
Dopo tanti anni (era il lontano 1999 quando la Commissione Europea dichiarò l’incompatibilità con il mercato comune dei suddetti aiuti), è sempre più chiaro che un nodo così complesso può essere sciolto solo a livello comunitario: Legacoop Veneto continua perciò a chiedere una soluzione che sia al contempo politica, giuridicamente sostenibile per il Governo Italiano, e che tuttavia non conduca molte imprese al fallimento per comportamenti assunti – e vale davvero la pena di ricordarlo – sulla base di una specifica normativa dello Stato.