Diciannove occupati (di cui sette a tempo indeterminato), un nuovo imprenditore, due start-up avviate e dodici tirocini, alcuni ancora in corso: sono questi, in sintesi, i risultati del primo progetto "Nessuno escluso – azioni di inclusione nell'Alta Padovana", che complessivamente ha coinvolto per quindici mesi (da gennaio 2014 ad aprile 2015) ottanta persone, accomunate da una condizione di disagio sociale, come disabilità e disoccupazione di lungo periodo, e in situazioni economiche difficili perché escluse dal mercato del lavoro.
Il progetto – coordinato e gestito da Isfid Prisma di Marghera e dalla cooperativa sociale Il Sestante di Treviso, entrambi associati a Legacoop Veneto e accreditati dalla Regione Veneto per la formazione continua e per i servizi al lavoro – è stato finanziato con oltre 500mila euro, per la maggior parte stanziati dal Fondo sociale europeo (Fse), e cofinanziato dal Fondo straordinario di solidarietà (Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) e dalla multiutility pubblica Etra.
Le azioni progettuali hanno visto il coinvolgimento di un’ampia rete composta da ventun partner, di cui sedici imprese locali e undici altri tra cui l'Ulss 15, i Comuni dell'Alta Padovana, Confcommercio, Confcooperative Veneto, Fondazione Achille Grandi e Cia.
“Nessuno escluso”, che rientra nelle attività del Fse denominate “Aict-Azioni integrate di coesione territoriale”, si è posto come obiettivi l'inserimento o il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e la creazione di occupazione sostenibile. Tramite le segnalazioni della Caritas, degli assistenti sociali e dell'unità Sil-Servizio Integrazione lavoro dell'Ulss 15, sono state selezionate ottanta persone residenti nell'Alta Padovana per le quali sono stati costruiti percorsi individuali e personalizzati, tradotti poi in tirocini lavorativi o attività formative (nei settori dell'archiviazione ottica, disassemblaggio Raee e addetto alle vendite), indirizzate queste ultime all'avvio di tre start-up a fine progetto. Di queste, al momento, due hanno preso avvio forma cooperativa: Tesori dalla Natura (legata alla cooperativa sociale TE.SO.RI), che produrrà tisane, e Solidalia, promossa dalla cooperativa sociale Primavera in collaborazione con l'Associazione calzaturifici della Riviera del Brenta (Acrib).
Il progetto, oltre agli esiti lavorativi, ha permesso alle persone coinvolte di uscire dall’isolamento e di relazionarsi con altre nelle medesime situazioni di difficoltà in questa fase della loro vita, integrandosi nel tessuto territoriale e cercando di ritrovare fiducia e motivazione nella ricerca del lavoro.
Ma c’è un altro livello di valore aggiunto insito nel progetto: sa un punto di vista organizzativo, ha stimolato la nascita di una rete informale tra enti e servizi del territorio, una rete che ora deve essere mantenuta e rafforzata affinché non vadano dispersi il bagaglio di conoscenze e relazioni costruite, finalizzate all’animazione economica e all’inclusione sociale: su questo i partner ora intendono impegnarsi insieme.