Con la firma del primo CCNL per il lavoratori dello spettacolo in cooperativa (scaricabile qui) avvenuta lo scorso 6 novembre a Roma tra i settori cultura di Cgil, Cisl, Uil e AGCI, Confcooperative e Legacoop, vengono finalmente disciplinati lavoro intermittente, apprendistato, diritto alla sicurezza e integrità dei lavoratori, orari e riposi in tournee, lavoro a distanza, tabelle retributive da cui deriveranno tabelle minime di settore.
Uno degli aspetti più importanti è la definizione delle professioni dello spettacolo, troppo e troppo a lungo sconosciute, con regole chieste e scritte dai lavoratori e dalle cooperative che operano effettivamente nel settore.
Il CCNL (dedicato a Francesco Pinna, Matteo Armellini, Luca Dalla Libera e ai loro colleghi caduti sul lavoro), è un punto di inizio per il pieno riconoscimento del valore economico e sociale di un intero insieme di lavoratori. «Per anni siamo stati i signori “nessuno”. Ora abbiamo una carta di identità che porterà regole certe nel mercato e nei rapporti di lavoro, stabilendo il carattere di professionalità del settore», affermano il coordinatore del Tavolo su Legalità e sicurezza nello spettacolo Enrico Massaro (socio DOC Servizi società cooperativa di Verona e membro del direttivo SLC CGIL), e Gianni Cicalese (responsabile della cooperativa AUX di Roma).
«Firmando questo CCNL le centrali cooperative ribadiscono l'orgoglio e il senso di essere cooperatori: sarà possibile con questo strumento distinguere le belle e sane cooperative da quelle false, spurie, che sfruttano i lavoratori con orari massacranti e paghe da fame; che somministrano manodopera e sono spesso costituite da persone disoneste il cui unico scopo è usare il principio della cooperativa solo per interessi personali», dichiara la coordinatrice del Tavolo su Legalità e sicurezza nello spettacolo Chiara Chiappa (direzione regionale Legacoop Veneto e membro del Comitato esecutivo di Legacoop Cultura).