Fondazione Pico, si parte. Obiettivo cardine per il 2020-2021: sostenere lo sviluppo tecnologico delle imprese cooperative in almeno dieci regioni. Lo ha deciso il Consiglio di indirizzo della Fondazione che, riunito il 4 giugno, ha approvato anche il programma generale delle attività, il bilancio preventivo 2020 e rinnovato le cariche sociali.
La posta in palio è alta, come hanno dimostrato i dati presentati durante il Consiglio. Oltre il 60% degli italiani è preoccupato – racconta ad esempio un sondaggio condotto da Swg e dall’Area Studi Legacoop – per la cessione dei propri dati personali ai gestori di app e siti web, e il 72% è consapevole che si tratta di informazioni dall’elevato valore economico.
«I risultati dell’analisi – ha detto Giancarlo Ferrari, direttore generale di Legacoop e presidente della Fondazione Pico – dimostrano chiaramente che una risposta alternativa alle esigenze dell’economia digitale non solo è possibile, ma è necessaria. Nell’epoca in cui i dati personali sono considerati il ‘nuovo petrolio’ le piattaforme cooperative, anziché guardare al mero profitto generato dall’uso dei dati, permettono a soci e utenti di partecipare alla creazione di valore e ricchezza comuni, attraverso il controllo democratico, la formazione continua, la tutela degli interessi di ognuno e la ripartizione equa dei vantaggi economici».
A destare interesse sono soprattutto le piattaforme cooperative: ben un terzo degli intervistati è favorevole a diventare socio di una piattaforma online per la vendita di prodotti e servizi in cui è possibile mantenere la proprietà dei dati, e deciderne l’utilizzo. Simili piattaforme sono infatti considerate uno strumento di crescita per i diritti delle persone, la democrazia nel web, il benessere economico di chi vi aderisce – sia esso utente, produttore o consumatore – e in generale per l’economia del Paese.
«La cooperazione – sostiene Mauro Lusetti, presidente di Legacoop, associazione che assieme a Coopfond ha promosso la nascita della Fondazione Pico – è riuscita a rispondere al difficile momento che stiamo vivendo sia attraverso i principi della partecipazione e della condivisione, sia grazie alle adeguate dotazioni tecnologiche. Il Covid-19 ha dato una nuova centralità ai temi dell’innovazione, rendendo la trasformazione digitale un percorso necessario per le imprese cooperative, che devono ora più che mai implementare e adottare soluzioni costantemente aggiornate e innovative».
«Il primo compito che si è posto il nuovo Consiglio – afferma Giancarlo Ferrari, che presiede la Fondazione – è di estendere la rete Pico in almeno dieci regioni d’Italia. Siamo già al lavoro per raggiungere l’importante traguardo. La Fondazione, attraverso i suoi esperti e le sue attività di formazione, consulenza e assistenza tecnica per la transizione digitale, è e sarà in grado di interpretare una simile scommessa».
Il Consiglio di indirizzo ha eletto il nuovo Consiglio di Gestione così composto: Giulia Alberti, responsabile Innovazione e Sostenibilità Consorzio Integra; Katia De Luca, coordinatrice nazionale Generazioni Legacoop; Barbara Farina, direttrice Legacoop Lombardia; Giancarlo Ferrari, direttore Generale Legacoop, nominato presidente della Fondazione Pico; Angelo Migliarini, vicepresidente Legacoop Produzione e Servizi, nominato vicepresidente della Fondazione Pico; Francesca Montalti, vicepresidente Innovacoop; Alessandro Panazza, Financial control & Investment manager Consorzio Cns; Filippo Parrino, presidente Legacoop Sicilia; Aldo Soldi, rappresentante Coopfond.
Fonte: legacoop.coop