«Il boom post pandemico ha mostrato che il Paese è pieno di energie, ma il suo dinamismo è bloccato da strutture arcaiche, regole e scelte sbagliate. In questo rallentamento, tutti devono contribuire a liberarne la forza creativa, la cooperazione lo ha fatto rinnovandosi, riequilibrandosi e consolidando le proprie qualità. Ma come il resto del sistema produttivo non può fare tutto da sola. Dalle istituzioni servono iniziative coraggiose per l’economia, è essenziale supportare le amministrazioni nell’attuazione del Pnrr, rivedendo il modello degli investimenti e coinvolgendo il tessuto sociale e produttivo. E occorre la spinta delle riforme, prima fra tutte quella fiscale. Una decisa riduzione della tassazione sul lavoro e del cuneo fiscale è ormai irrinunciabile. La ripresa post covid non era un fuoco di paglia, farla spegnere sarebbe un delitto».
Questo il commento del presidente di Legacoop Nazionale, Simone Gamberini, a margine della presentazione del Rapporto annuale realizzato da AreaStudi Legacoop e Prometeia, avvenuta ieri durante la prima Direzione nazionale. Il documento delinea lo scenario evolutivo dell’economia italiana per il 2023, con alcune proiezioni relative anche agli anni successivi, a partire da quelle relative al PIL, previsto a +0,6% nel 2024 e a +0,9% nel 2025, e all’inflazione, prevista al 2,2% nel 2024 e al 2% nel 2025.
Qui il comunicato stampa con tutti i dettagli in merito al contenuto del rapporto.