Sono stati resi noti i dati emersi dal Report FragilItalia “Le cooperative e il loro valore per la società”, elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos. In base ai risultati di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione, risulta che per 7 italiani su 10 le cooperative sono più importanti delle imprese di capitali per contrastare le disuguaglianze sociali e svolgono un ruolo positivo sul territorio, in particolare per tutelare le fasce più deboli, per dare nuove opportunità ai giovani e offrire lavoro regolare.
La rilevazione aggiorna e integra una precedente analisi, realizzata all’inizio dello scorso autunno, che evidenziava il rafforzarsi del bisogno di sviluppare, a fronte di un modello centrato sull’esasperazione dell’individualismo, nuove forme di mutualismo e di collaborazione tra le persone, da sempre alla base dell’esperienza cooperativa.
«Crisi, pandemia, guerra e inflazione: non è sorprendente che oggi le persone chiedano stabilità e benessere – commenta Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale –. Gli ultimi quindici anni, con l’ampliarsi di disuguaglianze e fratture sociali, hanno affermato l’esigenza di una economia più giusta e attenta alle persone e alle comunità, non solo al lucro. La cooperazione, e il suo spirito mutualistico, sono in sintonia con un sempre più ampio bisogno di economia sociale».
Il sondaggio ha infatti indagato gli aspetti più qualificanti del ruolo delle cooperative a livello delle comunità in cui sono concretamente attive. Secondo gli intervistati, in assenza delle cooperative il territorio sarebbe meno ricco, con meno opportunità di lavoro e con più disuguaglianze sociali.
Infine, l’attenzione al benessere lavorativo del personale, il rispetto e la tutela dei valori etico-sociali, il sostegno e l’alleanza tra imprese sono stati segnalati quali comportamenti essenziali che le aziende dovrebbero adottare per l’economia futura.
Il dettaglio dei dati nel comunicato stampa allegato.