«Convocheremo gli Stati generali della cooperazione sociale nei primi mesi del 2025. Una 2-3 giorni dedicata al nostro futuro». Con questa proposta si è insediato Massimo Ascari, nuovo presidente nazionale di Legacoopsociali votato dalla direzione dell’associazione nazionale eletta dai delegati al 6° congresso “Il futuro dal quotidiano”, svoltosi ieri e oggi, giovedì 28 e venerdì 29 novembre, a Roma.
Ascari, classe 1965, è il vicepresidente uscente di Legacoopsociali e il presidente della cooperativa sociale Gulliver. «Abbiamo tante storie vincenti da raccontare e condividere – ha dichiarato il neo presidente – fatte di interventi che hanno saputo trasformare positivamente la vita di tante persone. Così come è importante dimostrare l’efficacia del lavoro sociale anche attraverso la raccolta e la valutazione di dati, che si traducono in indicatori di successo per dimostrare come il lavoro sociale produca un impatto proficuo e tangibile».
I delegati veneti entrati in Direzione nazionale sono Giulia Casarin, responsabile del settore sociale di Legacoop Veneto, Andrea Zorzan, funzionario del settore, Alberto Baccichetto, presidente della cooperativa La Esse, Marco Caputo, presidente di La Rosa Blu, Stefano Parolini, membro del cda della cooperativa Socioculturale, Stefano Pattaro, vicepresidente di CSSA – Cooperativa Sociale Servizi Associati, Luca Valmassoi, della cooperativa Cadore Dolomiti scs, Marianna Valmassoni, di L’Officina dell’Aias, Sara Vendramin, presidente della cooperativa Levante.
La seconda giornata congressuale ha visto anche la presentazione degli ultimi dati di Area Studi Legacoop, dai quali è emerso che le cooperative sociali hanno aumentato del 10,8% il numero degli occupati tra il 2018 e il 2023.
«Legacoopsociali è un’organizzazione matura che ha una forte consapevolezza di ciò che può rappresentare – ha dichiarato il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini – sia per Legacoop che per la società italiana. Questa consapevolezza deve essere il tratto dei prossimi anni: abbiamo bisogno di un protagonismo della cooperazione sociale oltre la rappresentanza e verso un nuovo modello di welfare elaborando proposte per le istituzioni e la politica».
«Pensare al welfare semplicemente come ‘cura’ è riduttivo e non basta, soprattutto se vogliamo passare da un welfare riparativo e di protezione ad un welfare dei diritti e dell‘inclusione, ridurre le diseguaglianze e promuovere equità e coesione sociale». Lo ha affermato la presidente uscente Eleonora Vanni nella sua relazione al congresso.
Durante la prima giornata congressuale il giornalista Domenico Iannacone ha tenuto un monologo dal titolo “Dalla tua parte” e la giornalista Sabrina Carreras ha condotto una tavola rotonda tra esperti e cooperatori sociali.