Chiude in crescita il 2013 Brio Spa di Campagnolo di Zevio (Verona), con un fatturato di 37,2 milioni di euro (+9,4% rispetto al 2012).
Il trend di crescita che interessa il consumo nel settore del biologico è un importante attestato al valore e all’alto livello di specializzazione dell’attività di Brio, realtà storica con oltre vent’anni di lavoro alle spalle, grazie al quale è oggi diffusa in Italia ed all’estero attraverso numerosi canali commerciali.
Per quanto riguarda il mercato italiano, i canali con cui Brio ha lavorato maggiormente nel corso dello scorso anno sono grande distribuzione organizzata e grossisti.
Sul fronte dei cambiamenti introdotti nella grande distribuzione, il maggiore ha riguardato l’inserimento a pieno regime della linea di ortofrutta fresca a marchio Alce Nero, storica azienda italiana del biologico di cui Brio è socia dal 2011. Una sinergia assolutamente vincente, come dimostra il fatturato sviluppato dalle vendite nelle principali catene nazionali: circa 1,5 milioni di euro (pari a 6.300 q.li di prodotti biologici freschi). Il fatturato al consumo si aggira intorno ai 2,5 milioni di euro.
Al raggiungimento di questo risultato ha contribuito in misura decisiva la linea di referenze definite TOP: eccellenze di gusto e sapori che sono state affiancate all’offerta classica.
Passando alle azioni intraprese sul fronte dei grossisti, Brio ha ampliato il servizio a favore della ristorazione collettiva, un settore che si sta dimostrando sempre più attento alla filiera di prodotto e alla qualità della materia prima. Qui la divisione freschi e generi vari ha fatturato 5,5 milioni di euro.
La fotografia del mercato estero vede la Germania riconfermarsi primo paese di sbocco, ma gli indicatori segnalano buone possibilità di crescita in paesi come Spagna, Inghilterra, Russia, Slovenia e altri nell’Est Europa, dove tra l’altro Brio è già presente.
Come dichiara l’Amministratore Delegato Andrea Bertoldi: «Il momento congiunturale è difficile e coinvolge tutta la filiera, dai produttori, ai partner commerciali ai consumatori finali. Brio, come realtà commerciale inserita in un sistema di produzione e di servizi, è consapevole del ruolo che può giocare in questo momento di crisi e sta lavorando con tutti gli attori per garantire i migliori prodotti biologici ed ampliare le occasioni di consumo».
Positivo anche Gaetano Zenti, presidente della Cooperativa Agricola La Primavera, capogruppo di Brio: «I soci produttori e il loro impegno nel biologico permettono al gruppo intero di essere una realtà specializzata e solida sul mercato. Per questo motivo ci auguriamo che l’anno appena cominciato rinforzi il rapporto con i produttori già soci e porti nuove collaborazioni e l’ampliamento della base sociale».