È stato presentato nei giorni scorsi in Consiglio regionale il progetto di legge n. 163 "Norme per il sostegno delle famiglie con persone in condizioni di fragilità o non autosufficienza e per la qualificazione e sostegno degli assistenti familiari", che vede come primo firmatario il consigliere Barbisan. L’obiettivo della proposta è garantire alle famiglie uno standard qualitativo elevato rispetto al modello attuale di assistenza, caratterizzato molto spesso dal “fai da te”, e in alcuni casi anche dall’illegalità.
In Veneto sono 100mila le badanti, di cui circa 38mila non ha un rapporto di lavoro regolare, a discapito della tutela del lavoratore e della professionalità dello stesso.
«Il progetto di legge recepisce numerose richieste avanzate negli ultimi anni da Legacoop Veneto alla Regione sui temi dell’assistenza familiare, e siamo davvero molto soddisfatti perché premia il nostro lavoro di ascolto ai bisogni del territorio, delle persone oltre che delle cooperative e degli operatori e di dialogo con le istituzioni. Ci auguriamo che il Consiglio approvi tale progetto legislativo perché sarebbe davvero un grande passo in avanti per il Veneto e per le famiglie interessate. Come organizzazione seguiremo l’iter burocratico del provvedimento e, se necessario, proporremo ulteriori miglioramenti al testo» commenta Loris Cervato, responsabile del Settore Sociale di Legacoop Veneto.
Cinque i punti fondamentali per Legacoop Veneto previsti dalla 163: il riconoscimento del ruolo e della professionalità delle cooperative sociali di tipo A come attori di interventi di assistenza domiciliare, l’istituzione di un Registro regionale per gli assistenti familiari (“badanti”) che li qualifichi professionalmente e che favorisca non solo l’incontro di domanda e offerta ma anche la regolarità dei rapporti di lavoro. E ancora, la nascita di sportelli informativi per l’assistenza familiare nei singoli Comuni – in rete con medici di famiglia, farmacie e strutture di cura primarie -, la creazione di un percorso formativo specifico per assistenti familiari, e interventi di 5milioni di euro annui (fino al 2018) per il sostegno economico alle famiglie nel pagamento dei contributi previdenziali e assicurativi.