È stato presentato stamattina in conferenza stampa all’Arsenale di Venezia “#Arsenale2022 – il Veneto oltre”, progetto innovativo che vede undici associazioni di categoria del Veneto mettersi insieme per condividere un percorso di riflessione, confronto e progettazione che porterà alla stesura di un documento finale e a un vero e proprio “piano di azione”. Accanto a Legacoop Veneto, vi aderiscono Cisl, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confederazione Italiana Agricoltori (Cia), Confederazione nazionale dell’Artigianato e della piccola media impresa (Cna), Confesercenti, Confindustria e Confprofessioni.
Per la prima volta i mondi dell’impresa, delle professioni e del lavoro della regione uniscono energie, competenze, specificità di settore e pensiero, dandosi l’impegno a prender parte a un preciso piano di lavoro che si articolerà attraverso sette tavoli, incentrati su altrettanti temi strategici per lo sviluppo del territorio: impresa e lavoro, capitale umano, infrastrutture e scambi internazionali, territorio e sviluppo urbano, relazioni industriali, contrattazione e welfare, nuova architettura istituzionale, ruolo della finanza. Al termine del lavoro contemporaneo dei tavoli, un documento di sintesi restituirà la visione condivisa sul futuro del territorio e sul ruolo del Veneto oltre la crisi, ma anche conterrà obiettivi a cui puntare e proposte concrete per realizzarli.
«In un momento in cui assistiamo a fievoli segnali di ripresa, pur in un contesto più ampio e generale di fragilità e incertezza – evidenzia Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto –, come organizzazioni di rappresentanza venete siamo chiamate tutte a serrare le fila, mettendo sullo sfondo le diverse appartenenze e “vocazioni” e vincendo la frammentazione e le differenze. Possiamo disegnare insieme il “Veneto che vogliamo” e dobbiamo farlo ora: è questo il tempo giusto, poi sarà tardi. Per imprimergli con forza e decisione la rotta individuata insieme come la migliore: per le imprese come per i lavoratori, per l’economia come per la società». «È il momento di andare oltre le intenzioni di “tirare tutti dalla stessa parte”, già dichiarate in luoghi diversi e a più voci. E il percorso immaginato servirà anzitutto a dirci qual è la direzione che vogliamo prendere insieme, in questo contesto sempre foriero di nuovi cambiamenti. Ci chiama a farlo oggi, a farlo subito, la responsabilità verso i nostri associati ma anche verso il territorio in cui operiamo».
«Il progetto si inserisce nel dibattito che si sta generando sul tema del futuro istituzionale della Regione Veneto, in riferimento all’iniziativa condotta dalla Regione stessa per negoziare maggiori spazi di autonomia, e nel contesto dei possibili mutamenti dell’assetto costituzionale – si è spiegato nell’incontro con la stampa –. L’obiettivo è offrire contenuti e priorità da gestire fin d’ora e con maggiore efficacia, sia in presenza di eventuali acquisite autonomie programmatiche e gestionali, sia nel quadro dell’attuale legislazione che già garantisce alla Regione margini di autonomia da poter mettere a frutto.
In allegato il comunicato stampa completo delle undici organizzazioni.