Un passo avanti deciso verso l’Alleanza delle Cooperative Italiane. Al via, infatti, la due diligence sui bilanci delle strutture nazionali di Agci, Confcooperative e Legacoop. Obiettivo: avere una base certificata da un ente esterno su cui costruire l’effettivo percorso di convergenza e unione in un’unica associazione di categoria.
La decisione è stata annunciata all’Esecutivo, il 24 marzo scorso, della nuova associazione unitaria della cooperazione italiana, che con 39.000 imprese associate rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.150.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni). Numeri che portano la cooperazione a incidere sul PIL per circa l’8%.
Nella stessa giornata – dando attuazione al programma di undici punti, approvato dall’assemblea di Alleanza dello scorso gennaio – si è deciso di dare impulso alla costruzione del nuovo soggetto in tutti i territori e in tutti i settori. Nell’incontro con i comitati regionali già costituiti unitariamente (16) e poi con i settori, saranno messi a punto piani di lavoro che comprenderanno anche le azioni di rappresentanza da intraprendere in modo unitario nei confronti di istituzioni locali, Governo e istituzioni centrali.
L’Esecutivo dell’Alleanza ha dato infine il via libera all’avvio del processo di unificazione di alcuni uffici centrali. Entro un mese dovranno darsi un piano di lavoro, modalità organizzative e un’agenda comune gli uffici che nelle tre associazioni si occupano di fiscale – legislativo; relazioni sindacali; Ufficio di rappresentanza a Bruxelles e internazionalizzazione; Centro studi. Entro giugno, una prima verifica sulle attività prodotte unitariamente permetterà di valutare i primi risultati.
Fonte: Alleanza delle Cooperative Italiane