Il numero di anziani in condizioni di isolamento è in crescita e, secondo le previsioni, nel 2050 un italiano su 10 non sarà autosufficiente. L’ha voluto sottolineare Alleanza delle Cooperative Italiane durante un’audizione in commissione Sanità/Lavoro del Senato sul primo schema di decreto legislativo che attua la legge 33/2023 (delega al governo in materia di tutela degli anziani). In questa occasione l’associazione nazionale, rappresentata da Legacoopsociali, Confcooperative Federsolidarietà, Confcooperative Sanità, AGCI Impresa Sociale, ha infatti evidenziato l’”indispensabile” necessità di prepararsi e di “potenziare con tempestività le filiere preposte all’assistenza in chiave di integrazione multidisciplinare ed intersettoriale”.
Nello specifico, la legge 33 ha avuto il merito fondamentale di tradurre in un atto normativo l’approccio olistico essenziale per lo sviluppo delle politiche di assistenza per gli anziani, e in particolare per quelli non autosufficienti, e ora secondo Alleanza Cooperative “è essenziale che i ministeri competenti varino tutti i provvedimenti attuativi con tempestività”.
In merito all’accreditamento delle strutture sociosanitarie, l’Alleanza chiede un focus sulla qualità delle prestazioni. Tra gli interventi prioritari secondo la cooperazione c’è il potenziamento delle connessioni tra sociale e sanitario, tra ospedale e territorio, con attenzione al progetto personalizzato di vita e di autonomia delle persone. L’associazione ha infine posto l’accento sulla necessità di incrementare i fondi a disposizione, anche al fine di valorizzare la qualità dei servizi e il lavoro sociale.