Si è tenuto questa mattina un importante momento di confronto presso la sede di Legacoop Veneto, che ha visto la partecipazione di Giovanni Manildo, candidato della coalizione di centro sinistra alla Presidenza regionale del Veneto, in dialogo con i rappresentanti delle cooperative associate presenti.
L’incontro è stato occasione di analisi e dibattito di temi cruciali per il futuro del movimento cooperativo regionale, con focus specifici sul rinnovo contrattuale del settore socio sanitario, che entrerà a pieno regime nel 2026 e per cui mancano risorse economiche; sulla riforma fiscale tra cui la manovra IRAP, risultata una misura tampone rispetto alla proposta d’introduzione dell’addizionale IRPEF per le fasce con reddito superiore ai 60 mila euro e ancora sulla crisi del settore ittico, che necessita con urgenza di un piano strategico infrastrutturale, politiche sulla laguna centralizzate e poi procedimenti ad evidenza pubblica che realmente garantiscano la legalità degli affidamenti, proprio in Veneto che ospita la più grande opera pubblica italiana, il Mose e la Pedemontana, un project financing che gode della partecipazione anche di fondi pubblici e ha maturato un incolmabile deficit finanziario oggi stimato per 50 milioni di euro.
Legalità, definita da Manildo “stella polare di ogni azione”, seguita da partecipazione e dialogo, che in merito al modello cooperativo afferma “Lo scopo mutualistico – creare vantaggi per la comunità di cooperatori – è un bel modo di fare impresa”.
Dal dibattito emergono punti salienti del programma di Manildo: in primo piano la necessità di armonizzare i contratti del comparto socio-sanitario in ambito pubblico e privato e il ruolo strategico del modello cooperativo nelle aree montane o scarsamente popolate, un modello economico e sociale essenziale per il Veneto.
Le cooperative associate hanno partecipato portando sul tavolo di lavoro esperienze dirette e spunti di riflessione.
“L’incontro con Giovanni Manildo è stato proficuo e, come auspicato, ha confermato la volontà delle nostre cooperative di non limitarsi a un dibattito sterile e retorico. Le nostre associate chiedono visioni più strutturali, strategie che rendano maggiormente attrattivo il Veneto per i giovani, incentivi a favore di una politica che supporti il passaggio generazionale, che sanifichi la competitività tra imprese appaltanti, e ancora normative che supportino le cooperative venete. A chi si candida a guidare la Regione, chiediamo strumenti flessibili e politiche di sostegno concrete e calibrate, idonee ad affrontare le contingenze attuali, che assecondino contratture episodiche e criticità permanenti. Legacoop Veneto si fa parte attiva del Veneto del futuro. Siamo in attesa di un incontro anche con Alberto Stefani, momento di partecipazione a cui saranno nuovamente invitate tutte le nostre cooperative.”
Devis, Rizzo Presidente di Legacoop Veneto
Marghera Venezia, 21 ottobre 2025
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Foto_Giovanni Manildo e Devis Rizzo