Semaforo verde per Legacoop servizi distretto Nord Est che, a un anno dall’unificazione delle rappresentanze del settore dei servizi delle cooperative friulane e venete, si è dimostrato un efficace esempio di collaborazione da esportare a livello nazionale anche nell’ottica della costituzione dell’Alleanza delle cooperative italiane. È quanto emerso in occasione dell’assemblea annuale di Legacoop servizi, tenutasi venerdì 23 ottobre scorso a Palazzolo dello Stella: un importante appuntamento di confronto fra le cooperative di Veneto e Friuli Venezia Giulia. .
«Questa realtà – ha detto Carlo Dileo, presidente Legacoop servizi distretto Nord Est –, unica in Italia, ha svolto un ruolo fondamentale nel percorso di rinnovo del contratto di lavoro nazionale per il settore della logistica e nell’approvazione del primo contratto di lavoro per le cooperative di produzione culturale. Il distretto ha agevolato la condivisione di conoscenze e competenze e ha offerto servizi più completi al mondo cooperativo all’interno di un più ampio orizzonte di riferimento in un mercato che chiede aggregazione per fare massa critica ed essere più competitivi».
Il settore della cooperazione di servizi (logistica, pulizie, ambiente, ecologia, servizi alla persona, culturali, gestione dei musei, gestione biblioteche, turismo, ristorazione ecc.) nel 2014, in FVG, ha contato 9.629 addetti, (con un aumento di 369 unità rispetto al 2013), e 71 cooperative con un valore della produzione di oltre 327 milioni di euro (+1,47% rispetto al 2013). In Veneto il settore assomma 12.700 addetti e sviluppa un fatturato di oltre 530 milioni di euro. L’unificazione ha portato gli addetti a circa 22.329 unità e il valore della produzione ha raggiunto oltre 857 milioni di euro con un totale di 190 cooperative associate.
Per una migliore organizzazione del distretto, quest'ultimo ha previsto una suddivisione in quattro settori: logistica (coordinato dallo stesso Dileo), multiservice (da Nicola Comunello, vicepresidente Legacoop servizi distretto Nord Est), turismo (da Paolo Sacco) e produzione culturale ( da Chiara Chiappa) che hanno permesso di focalizzare maggiormente l’attenzione sulle necessità di ciascun’area.
«Uno dei prossimi obiettivi – ha specificato il presidente Dileo – è quello di approfondire le relazioni sia con Legacoop Alto Adige sia con Confcooperative e Agci, nell’ottica di creare un vero e proprio distretto del Triveneto. Un altro passo avanti verso la costituzione dell’Alleanza delle cooperative italiane».
L'assemblea ha visto, fra gli altri, l’intervento del presidente Legacoop Friuli Venezia Giulia Enzo Gasparutti che ha sottolineato come Legacoop servizi distretto Nord Est sia un esempio virtuoso di come uniti si può avere successo. «L'unificazione, l'aggregazione – ha evidenziato – sono le direzioni da intraprendere per avere più forza come insegna l'Alleanza delle cooperative italiane. Dobbiamo promuovere, in questo senso, processi di integrazione e fusione, contribuire a sviluppare alleanze, aggregazioni per sostenere lo sviluppo economico, per incentivare progetti che coinvolgono più ambiti ed il FVG, proprio per la sua collocazione geografica, può e deve essere "laboratorio" per mettere in pratica quanto detto sopra».
Alla relazione di Dileo è seguita la tavola rotonda, moderata da Nicola Comunello, su "Appalto di servizio: esternalizzazioni e opportunità per le cooperative di servizi, riforma del codice degli appalti" cui ha partecipato, fra gli altri, Fabrizio Bolzoni, presidente Legacoop Servizi nazionale che ha voluto esprimere soddisfazione per i risultati ottenuti dall'unificazione sottolineando come da alcuni anni si stia lavorando ad una razionalizzazione dei territori. «Tutte le organizzazioni – ha detto – anche nella rappresentanza devono essere razionalizzate e l'unica esperienza concreta, che va in questo senso, è quella del distretto del Nord Est». Esperienza che ha considerato un esempio positivo. Bolzoni ha toccato oltre al tema della rappresentanza anche quello della semplificazione dei contratti di lavoro che dovrebbe tendere ad avere, ad esempio nei servizi, una regolamentazione diffusa e unitaria con tutte le specificità del caso. Ha poi sottolineato come sia necessario perseguire e concretizzare il percorso dell'Alleanza delle cooperative italiane «che ci darà maggior capacità contrattuale e ci farà ottenere migliori risultati per le nostre cooperative e i nostri soci» ha affermato. «Stiamo valutando, inoltre, – ha aggiunto – la possibilità di trovare, come associazione, modalità e strumenti per favorire i percorsi, all'interno dei territori e dei settori, di aggregazione fra le cooperative". Processi che non si possono decidere a tavolino ma che devono nascere dall'interno, "dunque l'ottica – ha specificato – vuole essere quella dei facilitatori per provare assieme a superare la frammentazione».
L'incontro è stato concluso dal presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi che ha rilevato come: «L’appuntamento di oggi ci ha dato la possibilità di toccare le questioni più significative del mondo degli appalti, lanciando alle nostre associate – e a tutti gli interlocutori, pubblici e privati – un chiaro messaggio sulla gestione dei servizi privati, all’insegna dell’efficienza e della responsabilità anche della committenza. Si sono inoltre individuati – ha proseguito – i fronti su cui chiedere l’impegno del mondo politico – ad esempio, il criterio dell’offerta maggiormente vantaggiosa, le clausole sociali o lo spinoso tema degli affidamenti diretti -, soprattutto in avvicinamento al 18 aprile 2016, data entro la quale il nostro Paese deve recepire la nuova direttiva appalti e riordinare tutta la normativa di settore».
Fonte: comunicato stampa Legacoop Friuli Venezia Giulia