Si rivela sempre alto l’interesse da parte dei media nazionali per il nostro modello di workers buyout (wbo): l’ultimo nato in casa Legacoop Veneto, il settimo, è la cooperativa Centro Moda Polesano di Stienta (Rovigo), attiva nel settore dell’alta moda. Proprio la sua storia e la sua nascita sono al centro del reportage di Corriere Buone Notizie, uscito il 2 gennaio, a firma della giornalista Roberta Scorranese, che ha raccolto le testimonianze della presidente e di alcune delle socie lavoratrici che hanno recuperato l’impresa in cui lavoravano, salvaguardando competenze e occupazione.
A raccontare la storia di questa neonata impresa anche Rai 1 nel “Tg1” e nella trasmissione “La vita in diretta”, Avvenire, Radio Popolare, Radio 24, Famiglia Cristiana, Canale 5 con “Mattino Cinque” e “Stasera Italia” di Rete 4. E ancora, Ilmessaggero.it, Fanpage.it, Leggo.it e Giornale Radio Sociale. Sempre a dicembre sono state al centro di una diretta su Radio Rai 1 nel programma “Giorno per giorno” altre due nostre aziende nate da workers buyout: la Cooperativa lavoratori Zanardi e Cfd-Cooperativa Fonderia Dante.
Sette imprese che rappresentano un vero e proprio “modello Veneto” di eccellenza. Il ruolo di Legacoop Veneto è accompagnare tutto il processo di costruzione dell’operazione: dall’analisi economico-finanziaria a quella delle competenze dei lavoratori, dalla predisposizione del business plan alla messa in campo degli strumenti finanziari del sistema cooperativo e non solo per contribuire a capitalizzare la nuova cooperativa.
«I wbo non sono operazioni facili – spiega Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto – meno del 10% dei casi da noi analizzati ha le caratteristiche e le potenzialità per diventare un’impresa capace di sostenibilità economica e di successo». «E così si dimostra ancora una volta – prosegue Rizzi – l’importante funzione anticrisi svolta dal sistema cooperativo a beneficio del territorio, sia in termini occupazionali che economici e produttivi. In Italia come nel Veneto, il wbo dimostra essere un vero e proprio strumento di politica industriale, che in particolare per l’importante settore del manifatturiero interviene a salvare un pezzo significativo di economia e di lavoro rilanciando l’imprenditorialità».