«Oggi più che mai c’è bisogno di un’Europa che metta al centro la dignità della persona, promuovendo politiche in grado di realizzarne il benessere in armonia con l’ambiente, senza lasciare indietro nessuno. Per questo, come rappresentanti di imprese che della centralità della persona hanno fatto la leva della loro crescita, chiediamo che le misure messe in campo dall’UE siano rese disponibili in tempi rapidi e che le cooperative possano accedervi, riconoscendo le loro specificità; auspichiamo, inoltre, che nel 2021 venga approvato il piano di azione per l’economia sociale, con un focus sul ruolo dell’economia sociale nel Mediterraneo». È quanto hanno affermato Mauro Lusetti, presidente dell’Alleanza delle Cooperative, ed i copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, nell’incontro in videoconferenza con i capigruppo degli europarlamentari italiani, ricordando il ruolo svolto, durante il lockdown, dalle cooperative impegnate nelle attività essenziali, pur con carenza di manodopera e di dispositivi di protezione, e le gravi difficoltà di quelle attive nei settori più colpiti: turismo, cultura e spettacolo, ristorazione, costruzioni, industria, noleggio.
«La pandemia e la recessione globale si affrontano con maggiore cooperazione tra gli Stati» hanno detto i rappresentanti dell’Alleanza «tutte le misure già adottate -da Sure al programma di acquisto dei titoli di Stato della BCE, agli interventi della BEI al MES- e quelle in discussione, come il Next Generation EU e il quadro finanziario pluriennale 2021/2027, debbono essere frutto della solidarietà tra gli stati membri ed essere inclusive, tempestive e congrue per affrontare la crisi».
«La necessità di politiche europee straordinarie – hanno aggiunto Lusetti, Gardini e Schiavone – figura tra le priorità che abbiamo indicato al Governo italiano, insieme con l’importanza di garantire procedure snelle e veloci per far arrivare liquidità alle imprese (incluse le PMI e le labour intensive) e sussidi ai lavoratori, l’urgenza di pagare i debiti pregressi della PA e di incentivare i settori più colpiti con interventi straordinari, l’importanza di predisporre un piano per lo sviluppo ispirato ad una visione complessiva e attento al ruolo dei corpi intermedi».
«Terminata l’emergenza – hanno detto i Presidenti – è ora necessario cogliere positivamente il momento attuale per il rilancio e la ricostruzione del Paese nel segno dell’innovazione, di uno sviluppo sostenibile, inclusivo e cooperativo. Questa convinzione ispira il nostro documento “Ricostruire l’Italia cooperando, un piano nazionale della sostenibilità”, che punta sulla capacità degli italiani di investire, consumare e raccogliere risorse per lo sviluppo del proprio Paese, sul recupero del senso civico e su un grande piano di sviluppo dell’impresa culturale e solidale. Oltre ad alcuni interventi prioritari per la ripartenza -sblocco dei cantieri, liquidità per imprese, pagamenti dei debiti della Pa, sburocratizzazione, riduzione degli oneri per le imprese, sostegno alla capitalizzazione e alla trasmissione delle imprese in favore dei lavoratori dipendenti- proponiamo 31 interventi per la transizione ecologica, per lo sviluppo comunitario, per l’innovazione e la digitalizzazione, per la strutturazione dell’assistenza primaria e lo sviluppo della white economy, per l’internazionalizzazione e il lavoro».
I capigruppo degli europarlamentari italiani, ribadendo la consapevolezza del ruolo svolto dalla cooperazione nel contesto economico e sociale del nostro Paese, hanno espresso interesse ed apprezzamento per le richieste e le proposte illustrate da Alleanza delle Cooperative nel corso dell’incontro ed hanno confermato la disponibilità a proseguire l’interlocuzione già avviata e a tenere presenti le esigenze delle cooperative in relazione ai dossier in discussione nelle istituzioni comunitarie.
Fonte: Alleanza delle Cooperative italiane