È stata presentata venerdì 22 aprile scorso a Vittorio Veneto la ricerca “Le cooperative partigiane di autotrasporti del primo dopoguerra. Il caso S.C.A.V”, condotta da Isrev-Istituto per la Storia della Resistenza del Vittoriese con il sostegno di Legacoop Veneto, che vede al centro una delle cooperative trevigiane nate nell’immediato dopoguerra. La ricerca racconta sette decenni di vita e di attività di Scav, nata per opera di 11 soci fondatori, tutti resistenti delle forze armate partigiane di montagna. Associata a Legacoop Veneto, la cooperativa vittoriese, sorta come impresa di autotrasporti, opera oggi nel settore meccanico come officina di riparazione di veicoli industriali, commerciali, auto e revisioni, e conta 25 dipendenti tra impiegati e operai.
«A farne quasi un unicum – spiega Pier Paolo Brescacin, direttore scientifico Isrev – è non soltanto il contesto temporale in cui nasce ma ancor più che è la sola nella sinistra Piave a essere sopravvissuta indenne alle difficoltà che colpirono aziende analoghe sorte nel dopoguerra, quasi tutte costrette a chiudere alla nascita della nuova Repubblica, per fallimento o per decreto ministeriale, poiché in gravi condizioni economiche».
«Ripercorrere questi sette decenni di storia di Scav fa emergere evidente la forza della cooperativa e la sua capacità di resistere alle congiunture avverse – commenta Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto –: ha attraversato momenti duri di crisi ma ha saputo vincerli, grazie ai valori sui quali si fonda la cooperazione, non da ultimo l’intergenerazionalità che ha garantito alla coop energie nuove».
«È un onore per me rappresentare una cooperativa con una così peculiare storicità. Arrivare a 70 anni di attività, infatti, non è stato facile, così come non lo è reagire all’attuale periodo di crisi – commenta il presidente della cooperativa Moreno Benedet – la diversificazione dei servizi offerti, la buona organizzazione del lavoro, le tariffe adeguate e il non da ultimo il personale competente e qualificato sono i nostri punti di forza su cui intendiamo continuare a fondare il nostro lavoro quotidiano, e sui quali vogliamo continuare a confidare per poter oltrepassare anche questo momento difficile per tante imprese».