Per il settore della pesca e acquacoltura sono arrivo in Veneto, entro il 2020, oltre 45 milioni di euro grazie al Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca). Un’importante opportunità per il sostegno a progetti strutturali di innovazione, infrastrutturazione e riorganizzazione della pesca nell’Adriatico. Si rendono dunque necessari la cooperazione e il confronto a livello locale, nazionale e transnazionale, anche tra i Flag – gruppi di azione locale per la pesca.
Questo il quadro in cui si è collocato primo seminario nazionale tra i 35 Flag italiani, svoltosi a Venezia il 1° marzo scorso, intitolato “Scenari di cooperazione tra i Flag italiani”, e organizzato da Gruppo di azione costiera veneziano (VeGAL -Venezia Orientale), Regione Veneto, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Farnet (Fisheries Areas network), nell’ambito del programma operativo 2014/2020 di gestione dei fondi Feamp.
«Si tratta di obiettivi ambiziosi e impegnativi – ha sottolineato l’assessore regionale alla Pesca Giuseppe Pan – ma sono una scelta obbligata per dare continuità ed efficacia ai progetti avviati e per coordinare le strategie di innovazione e sviluppo del settore e le diverse linee di finanziamento comunitario».
Al seminario era presente anche il Responsabile del Settore Pesca di Legacoop Veneto Antonio Gottardo, in veste anche di presidente del Flag veneziano, che ha evidenziato il ruolo fondamentale della cooperazione nei progetti di innovazione e di crescita del settore: «Di fronte alla frammentazione e alla polverizzazione del settore ittico la cooperazione rappresenta la sintesi e l’equilibrio tra gli interessi spesso distinti delle diverse attività di pesca». In rappresentanza del mondo cooperativo è intervenuto anche il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore Pesca Giampaolo Buonfiglio.