Proporre ai detenuti un impiego ma soprattutto fornire loro formazione e competenze spendibili dopo la detenzione, promuovendo al contempo la loro reintegrazione sociale. È questo il principale obiettivo di “Libere Golosità”, laboratorio di pasticceria avviato nel 2019 da Gabbiano 2.0, associata a Legacoop Veneto, all’interno della Casa Circondariale di Vicenza, un progetto ora in fase di espansione oltre le mura carcerarie.
La cooperativa, infatti, ha recentemente acquistato uno stabile nel capoluogo veneto e sta lavorando alla sua ristrutturazione, all’allestimento e all’attrezzatura per renderlo idoneo a ospitare un nuovo laboratorio, la cui apertura è prevista per la prossima estate. L’investimento permetterà di aumentare la produzione di “Libere Golosità”, facendo fronte alla crescente richiesta dei prodotti, e di garantire più posti di lavoro. Presso questa sede potranno trovare impiego sia detenuti in semilibertà sia quanti, dopo aver scontato la propria pena, si trovano ad affrontare la delicata e complessa fase del reinserimento sociale.
Il “cuore” del nuovo spazio di lavoro sarà un grande forno rotativo, in grado di contribuire a un aumento significativo della produttività. Il costo è di ventimila euro: diecimila sono stati già raccolti e, per raccogliere la restante parte, la nostra associata ha avviato nei giorni scorsi un crowdfunding: collegandosi a questa pagina è possibile dare il proprio contributo.
I prodotti a marchio “Libere Golosità” sono oggi venduti in due negozi monomarca, uno in centro a Vicenza e uno a Schio.
Dal 2014, nel territorio di Vicenza, Gabbiano 2.0 funge da catalizzatore di cambiamento sociale. All’interno delle mura della Casa Circondariale di Vicenza, gestisce non solo “Libere Golosità”, ma anche un laboratorio per attività di assemblaggio conto terzi. Questi spazi sono più che semplici luoghi di lavoro, sono ambienti di rinascita, crescita e riscatto. La cooperativa, inoltre, collabora strettamente con l’Equipe trattamentale della Casa Circondariale e le assistenti sociali dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna per sviluppare percorsi di reinserimento lavorativo che, grazie alle misure alternative alla detenzione, offrono ai beneficiari solide basi per un efficace processo di reintegrazione nella società.