Purtroppo anche nel 2021 il settore del trasporto persone e merci collegato al turismo organizzato internazionale e intercontinentale, non ripartirà: si tratta di quel settore che, nelle città d’arte come Roma, Firenze e Venezia, aveva contribuito a far progredire l’industria turistica nel corso degli ultimi decenni.
Anche le nostre cooperative stanno attraversando un momento difficile. Oltre alla mancanza di lavoro e di conseguenza di incassi, si sta delineando un quadro preoccupante dal punto di vista della tenuta dei bilanci. Nella riunione unitaria con Confcooperative e AGCI, tenutasi ieri lunedì 2 agosto nella sede di Legacoop Veneto, sono state avanzate alcune richieste da parte delle imprese e dei rappresentanti delle Associazioni per arginare almeno in parte le difficoltà che questo settore sta affrontando negli ultimi mesi.
Ipotizzando una sola stagione di fatturato azzerata o quasi e alla luce dell’attuale aumento dei contagi a livello mondiale nonché un turismo intercontinentale pressoché ancora fermo, i provvedimenti previsti nel corso del 2020 dovranno essere necessariamente prorogati fino a che non si avranno flussi turistici tali da permettere la sostenibilità dei costi, e in particolare:
- prorogare gli ammortizzatori sociali con Causale COVID fino al 31/03/22;
- prorogare le moratorie mutui e leasing almeno fino al 30/06/22, senza però far cadere queste aziende nel “forborne” con successivo inserimento nella black list e pertanto impossibilitate ad accedere al credito per 24 mesi;
- posticipare la scadenza dal 10/09 al 31/10/21per la presentazione della dichiarazione dei redditi per quelle imprese che dovrebbero accedere al “Sostegni bis” riguardante il ristoro in base alla perdita;
- prevedere norme specifiche sia per gli ammortamenti sia per le perdite delle aziende, che a causa della mancanza di mobilità turistica internazionale e intercontinentale abbiamo avuto perdite di fatturato di oltre il 70%;
- parificare i canoni di concessione demaniali per le imbarcazioni agli affitti commerciali con conseguenti crediti di imposta;
- prevedere nel PNRR fondi destinati alla conversione dei mezzi navali da motorizzazione endotermica a ibrida elettrica anche per la sola sostituzione dell’apparato motore e non dell’intera imbarcazione.
Non va dimenticato che tassisti e noleggiatori, pur soggetti ad obblighi di servizio, hanno percepito ristori come una qualsiasi altra categoria, nonostante le spese che sono tenuti a sostenere, oltre al rischio sanitario, a fronte di incassi che non le coprivano.
Ad appesantire ulteriormente la situazione, come ultimo punto ma non per importanza, il DL 103/2021 ha estromesso le navi da crociera da Venezia per tutto il 2021 e forse per il 2022 e non sembrano essere comprese fra le aziende beneficiarie dei ristori le imprese non titolari di concessione in ambito portuale. Fra queste rientrano le aziende del trasporto persone di linea e non di linea (taxi NCC e mezzi gran turismo, sia di terra che di acqua) e del trasporto merci (bagagli e logistica, sia di terra che di acqua).