Un valore della produzione di quasi 46 milioni e 692mila euro, un patrimonio netto di più di 22 milioni e 803mila, di cui oltre 8 milioni e 397.500 euro sono di capitale sociale: è la “dotazione” del settore della cooperazione industriale di Legacoop Veneto fotografata dai dati dei bilanci 2015 delle sue 25 cooperative, imprese per lo più di piccola e media dimensione, che sul piano dell’occupazione danno oggi lavoro a 443 addetti, di cui 433 soci lavoratori.
Numeri che evidenziano la capacità di tenuta del settore di fronte alla crisi, ma anche di crescita, come raccontano in particolare le esperienze delle cooperative nate da operazioni di workers buyout. Un vero e proprio «strumento di politica industriale che in Veneto ha trovato una propria connotazione, per il coraggio dei lavoratori di gettare il cuore oltre l'ostacolo e ripartire con nuove e stimolanti sfide in grado di liquidare gli effetti nefasti della crisi economica», come ha sottolineato l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan, in visita oggi alla sede produttiva della coop Sportarredo di Gruaro (Venezia),una delle cinque wbo accompagnate dall’organizzazione.
«Con la Regione Veneto stiamo costruendo da tempo percorsi di collaborazione per promuovere e supportare nel suo complesso la cooperazione industriale, un pezzo significativo di economia del territorio» commenta Adriano Rizzi, presidente di Legacoop Veneto.
Sono imprese di meccanica e metalmeccanica, cantieristica navale e bonifica marina, vetro e serramenti, tessile, legatoria, arredamento…. «Un importante patrimonio che ha necessità di interventi e azioni dedicate, a partire dalla formazione – spiega Mirko Pizzolato, responsabile del Settore Cooperazione industriale di Legacoop Veneto – perché la cooperazione industriale può offrire opportunità di imprenditorialità a chi non ha grandi capitali per partire, come ad esempio giovani e start up».
D’accordo l’assessore regionale Elena Donazzan, che promette: «La Regione Veneto con le sue politiche continuerà a supportare la cooperazione industriale con strumenti e azioni mirati, a partire dalla buona formazione, fondamentale per accrescere le competenze manageriali e non solo dei cooperatori imprenditori».
Otto soci lavoratori e un dipendente, Sportarredo Group domani presenterà in assemblea soci il suo primo bilancio, che vede un valore della produzione pari a 1.107.258 euro – rispetto a una previsione che si attestava intorno agli 850mila euro –, un patrimonio netto di 330.172 euro e 230.800 euro di capitale sociale. «In questo primo anno di attività – spiega il presidente Claudio Pasquon – abbiamo voluto soprattutto consolidare la presenza sui mercati esteri di riferimento, Giappone e Stati Uniti in primis. Un impegno che nel 2016 ci ha portato il prestigioso riconoscimento di una certificazione da parte dell'ente americano FDA, fondamentale per commercializzare in territorio americano prodotti per l'abbronzatura indoor. Siamo la prima azienda del settore in Italia ad averla conseguita».