Riflettere sui temi della disabilità e dell’autismo, dare vita a una rete informale di collaborazione nel mondo del non profit, – in particolare tra la cooperazione sociale (portatrice di professionalità specifica) e il mondo del volontariato -; una rete efficiente, in grado di dare risposte a una nuova e sempre maggiore domanda di accudimento, di andare oltre all’individualismo e di dare valore alla diversità per abbattere le barriere. Sono gli obiettivi della giornata, alla seconda edizione, “Il senso del noi. Persone insieme per un nuovo modello di welfare e sussidiarietà”. L’iniziativa, dedicata in particolare al tema dell’autismo, è promossa dalla cooperativa sociale Castel Monte di Montebelluna, e in calendario per sabato 21 gennaio, dalle ore 9.30 alle 12.30, a Palazzo Giacomelli di Treviso (piazza Garibaldi 13) presso la sede di Unindustria.
Ad aprire i lavori, Giuseppe Possagnolo, presidente della Castel Monte, e Lucio Moderato, psicologo, psichiatra e ideatore del progetto “Superability”. Seguiranno poi gli interventi di Francesco Benazzi, direttore generale Ulss Marca Trevigiana, Giuseppe Milan, direttore generale Unindustria Treviso, don Marco Bove, vicepresidente Fondazione Sacra famiglia e, a concludere, quello dell’assessore ai Servizi sociali della Regione Veneto, Manuela Lanzarin.
Sono previste inoltre le testimonianze di Diletta Maggiolo, coordinatrice di Casa del Campo, comunità alloggio della cooperativa sociale Castel Monte per persone adulte con autismo nata un anno fa a Cavaso del Tomba (Treviso), e di Nazzarena Bolzonella, coordinatrice della fattoria sociale “El Contadin”, anch’essa gestita dalla cooperativa.