Promozione dell’aggregazione tra imprese, non solo cooperative, evoluzione verso forme gestionali più manageriali, ricambio generazionale, innovazione, opportunità di accesso al credito più strutturate. Sono queste le priorità su cui serve lavorare, emerse dall’Assemblea congressuale del settore Agroalimentare e Pesca di Legacoop Veneto, che ha visto ieri riunite a Verona le trenta cooperative associate: un sistema che nella sua globalità conta oggi quasi 3.470 soci e produce 447 milioni di euro di fatturato.
L’appuntamento è stato anche l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del comparto, alle prese con problematiche legate alle crisi climatiche e ai loro effetti sull’economia dell’agroalimentare e della pesca, ma anche al quadro generale nazionale (a partire dagli esiti dell’inflazione) e a quello internazionale, caratterizzato da conflitti, limiti e blocchi nel commercio, etc…
Oltre alle voci di Cristian Maretti, presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, Anna Sara Fasoli, vicepresidente di Legacoop Veneto, e Antonio Gottardo, responsabile dell’Agroalimentare e Pesca della nostra associazione, tra gli interventi nel vivace dibattito quelli dei consiglieri regionali Giuseppe Pan, Jonatan Montanariello e Marco Dolfin, dei presidenti di numerose associazioni regionali di rappresentanza delle imprese (Cia, Coldiretti, Confcooperative, Agrital), nonché di rappresentanti delle categorie dell’agroalimentare delle tre maggiori sigle sindacali regionali.
«L’assemblea congressuale è un’opportunità per ragionare su un settore che esprime eccellenze e, contemporaneamente, affronta oggi difficoltà consistenti – ha sottolineato nel suo intervento la vicepresidente Anna Sara Fasoli –. In questo quadro, Legacoop Veneto è attiva offrendo strumenti di formazione e mediazione del credito, e svolgendo il proprio ruolo di rappresentanza con gli interlocutori istituzionali e pubblici. Continueremo così a esercitare la nostra azione di supporto e accompagnamento alle cooperative, facendoci anche garanti di un patto di filiera capace di distribuire equo valore alle comunità».
L’assemblea ha confermato come responsabile del settore dell’Agroalimentare e della Pesca dell’organizzazione veneta Antonio Gottardo, che ha affermato: «Molti sono i temi che come organizzazione siamo chiamati a tenere nella nostra lista delle priorità, come molte sono le sfide che le nostre imprese sono sollecitate ad affrontare, in un settore che, seppur messo a dura prova dalle difficoltà degli ultimi anni, continua a rappresentare un’eccellenza nella nostra regione e una fonte di sviluppo economico, oltre che di opportunità di lavoro». «In un quadro generale così incerto e fragile – ha aggiunto ancora –, servono politiche strutturali e di lungo sguardo. Perché ad esempio per reagire ai cambiamenti climatici e ambientali, nella pesca come nell’agricoltura, non bastano strumenti ordinari (pensiamo agli indennizzi) ma è invece necessario costruire insieme – imprese, organizzazioni, istituzioni –, e finalmente, una nuova visione del settore primario, una visione fatta di politiche strategiche vere, interventi strutturali, attenzione e cura della filiera. E dall’altra parte è indispensabile come imprese cambiare approccio e attrezzarsi in modo adeguato. Che significa non solo avviare come singoli percorsi di innovazione e di gestione sostenibile, di managerializzazione e sviluppo, ma anche mettersi insieme e fare rete per essere più forti e per crescere: perché piccolo non è più bello».
Tra le esperienze virtuose raccontate quelle delle società cooperative agricole Primo Maggio, attiva nel settore cerealicolo e nelle filiere corte, El Tamiso, impegnata nel biologico, Bibione, attiva nell’ortofrutta, che insieme alla San Giovanni Battista e ad Avepo, è stata capace di costruire una collaborazione proficua con Coop Alleanza 3.0.
Tra gli altri modelli eccellenti di cooperazione agricola aderente a Legacoop Veneto, vi è la coop Produttori olio extra vergine di oliva del Lago di Garda, attenta a gestire lavorazioni a basso impatto ambientale. Non ultime, anche le più recenti esperienze di ittiturismo.