Tra le esperienze di responsabilità sociale di impresa raccontate venerdì 26 giugno nel seminario “Imprese responsabili per una comunità che innova e compete”, organizzato da Kairos presso la sede della Camera di Commercio di Treviso, quella della Castel Monte di Montebelluna.
L’appuntamento intende restituire i risultati di un progetto della Regione Veneto che ha previsto attività di ricerca, di formazione e di consulenza e ha coinvolto oltre 300 imprese delle province di Belluno e Treviso, tra cui appunto la Castel Monte, unica cooperativa nel panel degli interventi in programma. Al centro quanto racchiuso nel titolo dell’azione +RECO che fa parte di una più ampia iniziativa cofinanziata dal Fondo sociale europeo: “Imprese responsabili, Imprese più innovative e più competitive”.
Giuseppe Possagnolo, imprenditore sociale e presidente della cooperativa sociale trevigiana, intervenuto al seminario ha raccontato: «Il nostro impegno in tema di RSI poggia su quattro capisaldi: rispetto della legislazione vigente, legalità, trasparenza e sussidiarietà sociale». Quest'ultima riferita al lavoro, che nel caso della Castel Monte, coop di tipo A e B, si declina nell'accudimento delle persone, molte di queste con gravi disabilità, e nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
La coop si è dotata delle certificazioni di responsabilità sociale UNI ENI ISO 9001 e ISO 14001-2004 system quality Austria che comprovano la regolarità degli interventi, e redige sistematicamente una rendicontazione sociale con l'obiettivo di rendere partecipi gli stakeholder riguardo alla qualità delle proprie azioni. E ancora, ha adottato un codice etico, redatto carte di qualità per i propri utenti, clienti ed ospiti; inoltre, è ora in via di definizione un sistema di controllo e di governance ai sensi della legge 231/2001 (responsabilità amministrativa delle società). Il Consiglio di amministrazione della cooperativa, infine, sta valutando l'adozione del "Rating di legalità", un fronte, quello della legalità, che vede la Castel Monte collaborare da lungo tempo con l'associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie, con Cittadinanzattiva e il Tribunale dei Diritti del malato.
La coop possiede pure l’“Audit Famiglia&lavoro" attribuita dalla Regione Veneto/Osservatorio regionale Politiche sociali: un marchio europeo che certifica l’impegno e le azioni dell’impresa nella costruzione di “una società a misura di famiglia”. Da alcuni anni la cooperativa ha anche attivato alcuni progetti in ambito di conciliazione vita e lavoro per i propri soci e collaboratori, per gestire al meglio la qualità e la quantità del lavoro nel rispetto dei diritti delle persone.