La valutazione media complessiva del sistema scolastico italiano si attesta ad un valore di poco superiore alla sufficienza (voto 6,3), con variazioni significative tra i diversi livelli di istruzione. Il voto più alto va all’Università (6,7) seguita a ruota dalla scuola dell’infanzia (6,5). Al terzo posto le scuole elementari (6,4), seguite dagli asili nido (6,3) e dalle scuole superiori (6,2). Il voto più basso, un 6, va alle scuole medie. È quanto emerge dal report FragilItalia “Il sistema scolastico italiano”, elaborato attraverso un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione da AreaStudi Legacoop e Ipsos.
Le principali carenze della scuola vengono riscontrate nei programmi di studio obsoleti e troppo teorici, nella scarsa motivazione dei docenti, nell’edilizia scolastica, nelle dotazioni tecnologiche inadeguate. I giudizi critici si estendono inoltre alla capacità del sistema scolastico di fornire competenze adeguate alle richieste di un mercato del lavoro in evoluzione.
«Riteniamo che questi temi debbano essere messi al centro delle decisioni strategiche per la gestione dei fondi del PNRR – commenta Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale –, investendo in modo coerente e mirato le risorse perché nessuna energia di questo Paese possa essere sprecata o dispersa. Intraprendendo anche un’azione più coraggiosa e ambiziosa, in linea con il Green Comp dell’Unione Europea, per favorire l’acquisizione di nuove competenze riferite alla transizione verde e digitale, che sappiano rispondere al bisogno immediato di nuove professionalità qualificate da immettere nel mondo del lavoro».
Per tutti i dettagli relativi ai risultati dello studio rimandiamo alla news di Legacoop Nazionale.