Il mercato del lavoro e l’importanza della formazione nel settore del cinema e audiovisivo. Questo il tema affrontato dal workshop “Veneto, like in a film”, tenutosi il 7 settembre scorso e promosso dall’assessorato al lavoro della Regione del Veneto nel quadro dell’80esima Mostra internazionale del Cinema di Venezia (conclusasi il 9 settembre). L’iniziativa ha visto partecipare, accanto a rappresentanti delle istituzioni, esperti e operatori del settore, anche Daniela Furlani, membro della Presidenza di Legacoop Veneto e presidente dell’associata Doc Creativity.
«È urgente intraprendere percorsi di istruzione e formazione nelle modalità ITS nel settore del cinema e audiovisivo». Ha iniziato così il proprio intervento Furlani, parlando dell’importanza di formare figure a professionalità elevata, per far fronte alla domanda di alte competenze nella filiera cinematografica, generare nuove opportunità di lavoro e rispondere al ricambio generazionale.
Un appello che trova supporto anche nei risultati di una recente indagine di Fondazione Centro Studi Doc, dalla quale emerge come la pandemia abbia causato una perdita del 20% nel numero di impiegati nel settore tecnico dello spettacolo, inclusa l’industria cinematografica. Fenomeno che ha colpito in modo più significativo i lavoratori scarsamente qualificati, costretti a cercare nuove opportunità in settori diversi a scapito delle proprie competenze e passioni.
«La formazione deve essere finalizzata anche a far comprendere ai professionisti di essere tali. – Ha poi sottolineato Furlani – Il lavoratore deve conoscere i propri diritti e i propri doveri, deve saper comprendere il proprio contratto di lavoro, è inoltre fondamentale che i lavoratori e le lavoratrici abbiano le competenze necessarie a riconoscere ed evitare i rischi in produzione per prevenire incidenti».
La presidente di Doc Creativiy ha poi concluso il suo intervento portando esempi virtuosi di percorsi formativi finanziati ed evidenziando il ruolo della formazione specializzata anche per il superamento del gap di genere nel settore.
«Legacoop si fa sostenitrice del potenziale della formazione professionalizzante e si mette a disposizione con le competenze delle diverse cooperative. Crediamo del resto sia necessario un ITS che si rivolga non solo al settore cinematografico e audiovisivo ma in generale a tutte le professioni creative e della cultura degli eventi e dello spettacolo».
Sono intervenuti al workshop anche Santo Romano, direttore dell’Area Politiche Economiche della Regione del Veneto, Christian Leo Comis, responsabile gestione progetti area Cultura di IRECOOP, Elisabetta De Cecchi, project manager di Confindustria Veneto, Tiziano Barone, direttore di Veneto Lavoro, Jacopo Chessa, direttore di Veneto Film Commission, ed Elena Donazzan, assessore all’Istruzione Formazione Lavoro e Pari opportunità della Regione del Veneto.