È divenuta uno spettacolo teatrale la storia del riscatto della Zanardi, azienda sull’orlo della tragica chiusura prima e rinata poi nel 2014 in forma di cooperativa grazie alla scelta coraggiosa di alcuni dipendenti che diventano soci, accompagnati nel percorso da Legacoop Veneto. Intitolato “Basta volerlo”, è andato in scena per la prima volta il 22 giugno scorso proprio negli spazi dell’azienda, attiva nel settore editoriale, a Padova in zona industriale.
La performance è il frutto del laboratorio teatrale della compagnia padovana “Officine Arte Teatro”: ha coinvolto ben venti attori non professionisti, dai 22 a 40 anni, che hanno intervistato i lavoratori della Zanardi per potere raccontare l’emozionante storia che ha portato al salvataggio dell’azienda e dei posti di lavoro. Una scelta difficile e coraggiosa la loro, fatta di soldi e tempo investiti, ma che li ha visti poi vincere la sfida.
Su suggerimento dei lavoratori stessi, la performance segue, in parallelo, la genesi di un libro: dalla bozza dunque alla rilegatura, con il pubblico presente che si sposta, seguendo gli attori, di reparto in reparto.
Non solo protagonista di uno spettacolo teatrale, la cooperativa è anche tra i casi di wbo raccontati nel nuovo libro “Se chiudi, io apro” (edizioni Guerini e Associati) di Paola De Michieli, Antonio Misiani e Stefano Imbruglia (prefazione di Romano Prodi). Un viaggio lungo l’Italia attraverso dieci aziende destinate alla chiusura e al fallimento che si rimettono in piedi con successo e coraggio.