Quasi 118milioni di euro il valore della produzione, 5.600 gli addetti, 8.500 i soci: sono i numeri delle cooperative operanti nella cultura, nel turismo e nell’editoria appartenenti a Culturmedia Veneto. Settore nato nel febbraio 2018 e riunitosi questa mattina a Mestre per portare a destinazione la sua fase costituente e nominare i 23 delegati per rappresentare il Veneto al Congresso nazionale del 7 e 8 febbraio prossimi a Genova. «L’obiettivo principale del settore – ha spiegato Davide Mantovanelli, responsabile di Culturmedia Veneto – continua a essere il rafforzamento delle relazioni tra le cooperative aderenti per consolidare le filiere esistenti e per concepirne di nuove e innovative. Le nostre imprese sono caratterizzate da un’occupazione di alto livello professionale, in particolare per le giovani generazioni al passo con l’innovazione tecnologica». «È dimostrato – ha aggiunto – che investire in cultura comporti ritorni economici significativi a cui corrispondono importanti risultati in termini di rafforzamento del tessuto sociale. Vogliamo essere all’altezza di questa sfida».
Presente per illustrare gli obiettivi del settore e le tappe del percorso di avvicinamento al Congresso nazionale, Giovanna Barni, vicepresidente di Culturmedia. All’assemblea la Barni ha anche evidenziato l’importanza del ruolo della cultura nello sviluppo del territorio e nel rafforzamento del tessuto civile. Tra i temi toccati pure la costruzione di nuovi pubblici e la relativa sfida – giocata sui linguaggi dell’innovazione – lanciata alle cooperative per coinvolgere il maggior numero di giovani, poco inclini alla lettura e alla fruizione di musei e mostre.
A rappresentare le buone pratiche, la visione e i progetti di eccellenza delle cooperative sono stati gli interventi di Daniela Furlan, presidente di Doc Creativity, Gigi Tagliapietra, presidente di Doc Educational, Cristiana Dal Monaco, vicepresidente di CoopCulture, Maurizio Miele, presidente di Cierre Edizioni, Alessio Scaboro, presidente di Gruppo Pleiadi. E ancora quelli di Enrico Papa, di La Piccionaia, Marco Picarella, presidente di La Fucina delle Scienze e Nicola Fuochi, presidente di Il granello in zucca.
Alle testimonianze han fatto seguito un momento di dibattito e gli interventi della professoressa Monica Calcagno dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e del presidente di Legacoop Veneto Adriano Rizzi che ha sottolineato come «l’appuntamento apra in un certo senso il percorso congressuale di Legacoop Veneto, che prevede numerose iniziative e assemblee con l’obiettivo di coinvolgere le cooperative, anche nella definizione dei contenuti».
L’assemblea è stata anche l’occasione per riconfermare la fiducia alla guida Davide Mantovanelli, Veronese, classe 1973, laurea in Storia contemporanea e un master in Economia della cooperazione a Bologna, da tredici anni in Legacoop Veneto e nominato responsabile del settore nel febbraio 2018.