Si è tenuta nei giorni scorsi la 6ª Plenaria dei Firmatari del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica”, al quale aderiscono oltre 80 stakeholder tra aziende, organizzazioni del terzo settore, associazioni e istituti di ricerca. Il Manifesto è l’iniziativa lanciata nel 2021 dalla Fondazione Banco dell’energia, ente filantropico che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere persone e famiglie vulnerabili e a rischio povertà attraverso progetti solidali. L’evento ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente nazionale della nostra associazione Simone Gamberini, ed è stato l’occasione per fare il punto sulla povertà energetica nel nostro Paese e per presentare gli 8 nuovi firmatari del documento, tra i quali Legacoop.
«Ringraziamo i promotori dell’iniziativa, condividendo lo spirito e le azioni che il Manifesto propone per contrastare la povertà energetica, attraverso un’alleanza basata su valori condivisi che promuova modelli collaborativi ed innovativi di gestione dell’energia – ha dichiarato il presidente Gamberini –. Per questo promuoviamo, con il progetto Respira.coop, la costituzione di comunità energetiche rinnovabili cooperative, patrimonializzate e proprietarie dei mezzi di produzione. In questo modo le CER sono autonome ed indipendenti anche nella ripartizione dei vantaggi economici che andranno a beneficio dei loro soci. Anche chi non ha la possibilità economica può diventare socio della comunità energetica ed essere comproprietario degli impianti».
«Ad oggi abbiamo 27 CER cooperative aderenti a Legacoop, in grado di condividere, a regime, oltre 40Mw in quasi 100 cabine primarie – ha aggiunto –. È il nostro contributo alla realizzazione di una transizione energetica veramente equa e giusta».
Durante l’assemblea è stata presentata l’indagine realizzata da Ipsos in collaborazione con Banco dell’energia, da cui emerge che l’attenzione verso i consumi energetici resta un tema molto rilevante: il 40% delle famiglie guarda con attenzione alle strategie di risparmio sulle bollette. Inoltre, l’apertura degli italiani verso le CER si conferma elevata (57%), una propensione alimentata principalmente dalla prospettiva di risparmi economici e dalla possibilità di prevenire e combattere la povertà energetica, anche se secondo gli italiani un freno alla loro diffusione è rappresentato dagli ostacoli economici iniziali e dalle complessità amministrative, a cui si aggiunge limitata familiarità con il tema.
Maggiori informazioni in merito a quanto emerso dall’assemblea e all’indagine di Ipsos nella news nel sito di Legacoop Nazionale.