È stata rinnovata l'iscrizione del Cns-Consorzio nazionale servizi, che conta in Veneto sette cooperative associate distribuite nelle province di Venezia, Treviso e Verona, e ben 192 in tutto il Paese, alla white list degli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a rischio di infiltrazioni mafiose.
L'atto della Prefettura attesta così l'assenza di eventuali tentativi di infiltrazioni mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi del Cns ed è il risultato delle coraggiose scelte di discontinuità messe in atto negli ultimi mesi. Nel luglio 2015 il consorzio ha completamente rinnovato i propri organi di governo e ha avviato un ambizioso percorso di rinnovamento strategico e organizzativo teso a identificarlo come affidabile interlocutore delle pubbliche amministrazioni e veicolo di sviluppo economico, sociale e reputazionale per le associate.
Per il presidente del Cns Alessandro Hinna «È una bella notizia: premia lo sforzo che stiamo compiendo ogni giorno per rinnovare e rilanciare la nostra rete di imprese. Questo è quello che vogliamo fare: far emergere le eccellenze (e sono tante), cambiare passo, proiettarci nel futuro lavorando su qualità e innovazione». «Giusto nella nostra ultima assemblea – prosegue Hinna- abbiamo lanciato #ConNostraSerietà che prevede, tra l'altro, anche un ciclo di laboratori dedicati ai temi della legalità. Proprio per evidenziare, ancora una volta, che l'errore di pochi non può vincere contro le capacità e la lealtà di tanti».
E gli organi di governo del Consorzio ringraziano la Prefettura di Bologna, per l'impegno prestato nel perseguimento della tutela e difesa dei valori della legalità.