Qual è la posizione dell'Alleanza delle Cooperative italiane in merito alla riforma delle banche di credito cooperativo? Il presidente e i copresidenti, in occasione dell'audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati, hanno espresso alcune considerazioni sul ddl 3606 di conversione in legge del dl 18/2016 in merito al Capo I “Riforma del sistema bancario cooperativo”.
«Ribadiamo il nostro no alla trasformazione in Spa intaccando le riserve. La via di uscita che allo Stato sembra più plausibile per chi non intende aderite al gruppo holding è, anche se da noi non auspicata, il conferimento della attività bancaria a una Spa. Rimane comunque essenziale che, anche in questo conferimento, siano mantenuti gli istituti cooperativi distintivi, quale l’indivisibilità delle riserve e che le imprese cooperative conferenti controllino le Spa per evitare ogni manovra speculativa» hanno affermato i copresidenti Maurizio Gardini e Mauro Lusetti.
«Noi crediamo che il mercato si sviluppi in modo tale da mantenere la biodiversità dei sistemi. Se è messa in discussione la biodiversità, rappresentata dalla mutualità e dai patrimoni intergenerazionali, questo elemento di democrazia e di vitalità del mercato viene meno», ha proseguito Lusetti.