Monitorare il settore della piccola pesca artigianale censendo le piccole imprese, anche cooperative, e le imbarcazioni che operano nel compartimento marittimo di Venezia, da Pellestrina a Caorle/Bibione: sarà il primo passo del nuovo progetto di Legacoop Veneto, realizzato in partnership con l’istituto di ricerca Agriteco e con la gestione operativa di Isfid Prisma.
Si tratta di un settore che ha avuto in questi ultimi anni una significativa espansione, ma che manca ancora di un rilevamento dettagliato e, conseguentemente, di un’analisi dei bisogni specifici nonché di rappresentanza. Ad oggi non sono infatti noti il numero dei pescatori (ad eccezione, in parte, della pesca delle seppie), i periodi e le zone di pesca, i quantitativi di pescato, così come le esigenze e i problemi di queste imprese, fattori che determinano anche che le loro richieste restino senza voce e ascolto.
E l’obiettivo ultimo del progetto è realizzare uno studio di fattibilità per la costituzione di una struttura gestionale di secondo livello (un consorzio), che raggruppi le imprese veneziane di pesca artigianale costiera operanti in ambito marino con attrezzi da posta entro le 6 miglia.
«Anche in vista della prossima nuova regolamentazione nella gestione dello spazio marittimo – spiega Alessandro Vendramini, presidente di Agriteco – c’è bisogno di conoscere con maggiore precisione questo settore: servirà a garantire alle imprese di questo specifico settore tutela e maggiore capacità competitiva, ma anche a preservare e gestire in maniera responsabile e sostenibile la risorsa ittica».
«L’interesse a operare in modo congiunto e a fare sistema è già emerso da parte di numerose cooperative di pesca locali» sostiene Antonio Gottardo, responsabile del settore Pesca per Legacoop Veneto, che prosegue: «In un quadro così incerto, riferito a una tipologia di pesca che nel solo bacino di riferimento conta alcune centinaia di operatori, è senza dubbio necessario cercare di sviluppare una forma di stabilità e definire le principali linee di gestione, in modo da rappresentare e dare voce al settore e farlo crescere. La costituzione di un Consorzio in applicazione del dm del Ministero delle Risorse Agricole e comunitarie del 7 dicembre 2016 potrá rappresentare un’evoluzione del settore».
Il progetto si inserisce nel Bando di attuazione dell’art. 26 del Regolamento Ue n. 508/2014, Priorità 1 – “Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze”. Misura 1.26 Innovazione.
Bando di attuazione della Misura 1.26 “Innovazione” Obiettivo tematico 3 “Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura”. Nuova struttura gestionale per la pesca artigianale costiera nel Compartimento Marittimo di Venezia con l’introduzione di elementi di innovazione tecnologica.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione del Veneto e Po Feamp 2014-2020.