Continua il progetto di Legacoop Veneto, realizzato in partnership con l’istituto di ricerca Agriteco e con la gestione operativa di Isfid Prisma che, tramite uno studio di fattibilità, intende fornire gli strumento utili alla costituzione di un consorzio della piccola pesca artigianale nel Compartimento Marittimo di Venezia. Raggruppare le imprese veneziane di piccola pesca artigianale costiera (Caorle, Jesolo, Burano, Venezia e Cavallino), rappresenterebbe un’evoluzione per il settore. Si tratta infatti di un segmento della pesca professionale che ha avuto in questi ultimi anni una significativa espansione, ma che mancava ancora di un rilevamento dettagliato e, conseguentemente, di un’analisi dei bisogni specifici nonché di rappresentanza: fattori che determinano a volte la difficoltà di garantire soluzioni alle richieste fatte dalla categoria. Una conoscenza più approfondita di questo specifico settore servirà a garantire alle imprese tutela e maggiore capacità competitiva, ma anche a preservare e gestire in maniera responsabile e sostenibile la risorsa ittica.
In questi mesi, grazie al progetto, si è dunque monitorata la piccola pesca artigianale censendone le imprese, le cooperative, e le imbarcazioni che operano nel compartimento marittimo di Venezia, da Pellestrina a Caorle/Bibione.
Dallo studio è emerso – consultando il Fleet Register, archivio informatico delle imbarcazioni da pesca della Comunità Europea, e incrociandolo con i numeri di matricola e le licenze da posta – che sono iscritte 146 imbarcazioni rientranti nei criteri, definiti da d.m. del 7 dicembre 2016, ovvero mezzi di lunghezza inferiore a 12 metri e con attrezzi da posta entro le 6 miglia.
Un futuro Consorzio per essere operativo, su richiesta del decreto ministeriale, dovrà essere costituito da almeno il 75% delle imbarcazioni potenziali.
Tra le azioni già avviate dal progetto, anche le attività d’informazione verso queste imprese e uno studio per individuare e testare la migliore strumentazione tecnologica per la geolocalizzazione degli attrezzi da posta, con l’obiettivo di tutelare le singole imprese dalla pesca abusiva.
Il progetto si inserisce nel Bando di attuazione dell’art. 26 del Regolamento Ue n. 508/2014, Priorità 1 – “Promuovere la pesca sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze”. Misura 1.26 Innovazione.
Bando di attuazione della Misura 1.26 “Innovazione” Obiettivo tematico 3 “Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura”. Nuova struttura gestionale per la pesca artigianale costiera nel Compartimento Marittimo di Venezia con l’introduzione di elementi di innovazione tecnologica.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione del Veneto e Po Feamp 2014-2020.