«Positivo l’impegno del Governo a garantire, con l’aumento della disponibilità finanziaria, i sussidi per gli equipaggi in seguito al fermo biologico di quest’anno» è il commento di Antonio Gottardo, responsabile Legacoop Pesca Veneto, alla notizia dello stanziamento di ulteriori 5 milioni di euro nel 2015 per la cassa integrazione destinata alla pesca. Saranno quindi 35 i milioni di euro totali assegnati dal decreto legge 21 maggio 2015, relativo a disposizioni urgenti in materia di pensioni, ammortizzatori sociale e garanzie TFR. A renderlo noto, il coordinamento pesca dell’Alleanza delle Cooperative italiane.
L’8 giugno scorso è stato infatti sottoscritto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali l’accordo per la cassa integrazione 2015, che consente un fermo pesca indispensabile per un settore in forte difficoltà che sa di poter contare su questa unica forma di ammortizzatore sociale.
«L’auspicio – prosegue Antonio Gottardo – è che nell’ambito della riforma degli ammortizzatori sociali si dia stabilità e certezza a uno strumento di supporto ai fermi biologici, quali strumenti di gestione della risorsa». «Riteniamo inoltre – conclude Gottardo – che si possa prevedere l’utilizzo di tale strumento anche per altri settori, come le imprese di pesca delle vongole di mare che attualmente attuano, all’interno di piani di gestione previsti, periodi di fermi biologici non retribuiti».